Attualità
Ponte Crevacuore, apertura prevista per aprile
CREVACUORE – Sopralluogo, mercoledì mattina, del neo presidente della Provincia di Biella, Emanuele Ramella Pralungo, al cantiere aperto a inizio dicembre a Crevacuore per il ripristino del collegamento con la Valsesia, interrotto a causa del cedimento di un tratto di provinciale all’altezza dell’ex Cartiera Ermolli, nei pressi del ponte sullo Strona – anch’esso danneggiato dalla furia delle acque – a seguito dell’alluvione di inizio ottobre 2020. Con Ramella Pralungo, sono arrivati anche i tecnici provinciali, il sindaco crevacuorese Ermanno Raffo e il direttore lavori e coordinatore della sicurezza, ing. Egidio Fauda Pichet.
«Prima di venire sul posto» ha spiegato il presidente «ho aspettato che l’intervento fosse ben avviato; il sindaco Raffo mi ha comunque sempre tenuto informato sull’andamento dei lavori. Occorre approfittare il più possibile di questa lunga parentesi di meteo favorevole in quanto se arrivasse poi il periodo delle piogge, diventerebbe molto complicato lavorare in alveo. Il progetto originario è stato integrato con due interventi aggiuntivi che saranno realizzati utilizzando il ribasso d’asta. E’ emersa infatti la necessità di andare a rivestire i ferri sporgenti delle “mensole” del ponte, realizzate negli anni Ottanta e collocate sotto il piano di transito. Inoltre, in accordo con la Soprintendenza, sostituiremo il guard-rail, posizionandone, probabilmente, uno in corten».
Nell’evidenziare come si stia lavorando sodo per arrivare a ultimare i lavori per il mese di aprile, Ramella Pralungo si concentra sull’intervento, affidato alla ditta Godino Scavi di Bricherasio (Torino), risultata vincitrice della gara d’appalto indetta dalla stessa Provincia di Biella che per l’opera ha stanziato un contributo di 750.000 euro.
«Rispetto a quanto era sembrato inizialmente» prosegue il presidente «l’intervento si è rivelato molto più complesso. Nonostante le lamentele di numerosi cittadini, che premevano per una repentina riapertura, la nostra premura nel voler verificare anche la staticità del ponte è stata lungimirante. Non è soltanto infatti la strada a dover essere ripristinata ma anche il ponte, le cui pile sono infatti state profondamente danneggiate dalla piena. Va pertanto riqualificato nel suo complesso. Ed è in questa direzione che ci siamo mossi per restituire alla comunità un manufatto che vuole essere il più sicuro possibile».
I lavori, intanto, si sono in questo primo mese concentrati innanzitutto sulla pila del ponte maggiormente danneggiata, quella in direzione di Crevacuore, che era completamente «svuotata». Gli operai della ditta stanno quindi ricostruendo la spalla per «legarla» all’arco. Dopodiché si concentreranno sulle altre pile, in quanto ci si è resi conto che praticamente poggiano sul nulla: per rinforzarle verranno utilizzati dei pali, di 15 metri di profondità, così da ancorarle alla roccia. Parallelamente, per ripristinare il tratto di strada crollato, la ditta sta provvedendo al riempimento della voragine formatasi e si concentrerà infine sulla ricostruzione della scogliera di protezione (i massi sono già stati trasportati nell’area del cantiere).
A tal proposito, Ramella Pralungo sottolinea la volontà di confrontarsi con la Regione per «coprire» maggiormente tale scogliera e per vedere di far togliere l’isolotto presente in mezzo allo Strona per garantire un miglio deflusso delle acque.
Nella speranza che il bel tempo continui a farla da padrone, anche il sindaco Raffo esprime soddisfazione per l’intervento che si sta portando avanti: «Non voglio scendere in polemica con chi continua, magari da dietro alla scrivania, a criticare modalità e tempistiche dell’opera. L’obiettivo prioritario è consegnare alla cittadinanza un manufatto sicuro, in grado di garantire la pubblica incolumità anche in caso di future violente ondate di piena del torrente. La ditta, a giudizio anche dei tecnici sta facendo un buon lavoro… pertanto, avanti così».
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