Attualità
Prato Sesia: un nuovo libro di Claudio Sagliaschi
Il 12 giugno 2014 era stato presentato il libro dello storico Claudio Sagliaschi, dedicato alla storia del paese che festeggiava i suoi primi mille anni: “Prato Sesia: il Percorso Millenario di una Comunità”. Accanto al volume, in Sala Consiliare, era stata allestita una ricca mostra: “Prato tra le pieghe di una storia millenaria”, che univa documenti, originali e in fotocopia, lettere, cartoline, fotografie di epoche molto distanti fra loro. Il parroco di Prato, Don Mario Vanini, in quell’occasione, aveva suggerito a Claudio Sagliaschi di scrivere un libro sugli emigranti pratesi, basandosi proprio su quelle corrispondenze.
Nel 2015, due valige di lettere, esposte in occasione di: “Mamma ritornerò”, la ricca mostra dedicata ai cento anni dall’inizio della Prima Guerra Mondiale, ritrovate in una vecchia casa di Prato, avevano consentito a Sagliaschi di ricostruire un ricco epistolario, che, integrato con altre lettere, anche personali, è stato ora pubblicato integralmente in un corposo volume: Epistolario pratese… e altre cose. Contributo alla conoscenza della comunità, stampato a spese dell’autore e dell’amico Ingegner Antonio Brugo, pratese ma residente a Torino, per donarlo al “Centro Incontro Carlo Polo“ di Prato Sesia, che ne gestisce la vendita, incassando il ricavato. Per chi volesse acquistarlo, il volume è già disponibile presso il Centro Incontro pratese.
La fotografia scelta per la copertina raffigura due emigranti ritratti dietro la sagoma di un aereo di cartone: simbolo dell’andare lontano per cercare fortuna. La lettera in sovrapposizione è la più antica dell’epistolario: è stata scritta da Modane nel 1869 da Giuseppe Pantrotti, che lavorava allo scavo della galleria del Frejus, inaugurata nel 1871, indirizzata alla moglie. Tutte le lettere sono state contestualizzate con fotografie e brevi spiegazioni aggiuntive. L’epistolario più ricco riguarda la corrispondenza intercorsa tra Giuseppe Sagliaschi, emigrato in Argentina e sua moglie Teresa Pantrotti. Giuseppe Sagliaschi era fuggito da Prato Sesia per i troppi debiti contratti: prima dell’imbarco, avvenuto a Le Havre, scrisse una lettera drammatica ad un amico, affermando tra l’altro che avrebbe ripagato i creditori e dopo alcuni anni mantenne la parola. La moglie lo raggiunse in Argentina nel 1892 e in una lettera spiegò nei dettagli il lungo viaggio della traversata. Le lettere di questo epistolario raccontano gli incontri con altri italiani emigrati in “Merica”, le difficoltà di inserimento in un paese sconosciuto, soffermandosi sulle produzioni cerealicole e sui prezzi di vendita, ma accennando anche all’impegno lavorativo, talvolta vanificato dalla distruzione dei raccolti a causa delle cavallette, o dal fuoco nella Pampas Centrale, o dalle malattie.
Vengono riportate numerose lettere dal fronte della Prima Guerra Mondiale: fu caratterizzata da una notevole vena ironica la corrispondenza tra Lorenzo Ferri e il fratello Francesco Ferri (Cichinet), mentre nelle lettere di Carlo Rinolfi traspare il grande amore per la giovane moglie. Passando alla Seconda Guerra Mondiale Gaudenzio Zaninetti scrive dal fronte di El-Alamein dove troverà la morte. Rino Cantella, marconista, verrà imbarcato su alcuni tra i principali incrociatori, dal quale prendevano il volo gli apparecchi di ricognizione.
La parte relativa alle lettere termina con un: ”Epistolario d’amore” dove personalmente l’Autore si “mette in piazza” pubblicando parte delle lettere che scrisse durante il servizio militare nel 1968/69, all’allora fidanzata, oggi moglie, Paola Sottini Guidotti, rese pubbliche con il preciso scopo di farsi conoscere meglio dai lettori e dai concittadini pratesi, perché: “Da questa maggiore comprensione nasce la vera tolleranza, che riduce tendenzialmente la conflittualità”.
Il libro prosegue poi con articoli e lettere degli anni Settanta del Novecento e riportando gli scritti e le poesie di Orlando Tosoni, morto per distrofia.
Molto interessante il diario che racconta la vita del pratese Vincenzo Sesone, bisnonno di Antonio Brugo, contadino che nel 1871 partì per il servizio militare nella Marina e divenne Sergente istruttore, fu imbarcato su una nave diretta in Spagna – dove era in corso la ribellione di alcune città spagnole contro il governo centrale di Madrid – per costituire con altre navi un blocco navale. Vincenzo assistette alla distruzione della città di Cartagena e alla fine delle aspirazioni indipendentiste.
Le ultime pagine del libro sono dedicate a: “Flash da ricordare”: piccoli eventi recenti pubblicati dai giornali locali, destinati a scomparire dalla memoria collettiva, ma che rientrano a pieno titolo nelle piccole storie della comunità pratese.
Le due Appendici riguardano l’una l’elenco delle richieste di nulla osta per ottenere il passaporto per l’estero, presentate dal 1901 al 1912, l’altra l’elenco di tutti i pratesi che parteciparono alla Grande Guerra. L’elenco completo dei partecipanti della seconda Guerra mondiale era già stato pubblicato in un precedente libro di Claudio Sagliaschi: “Il cerchio di Ferro e di Fuoco”.
Questo nuovo libro di Claudio Sagliaschi – che ha richiesto molto impegno e ricerche approfondite, è interessante, ricco di notizie, e può dare indicazioni preziose su Prato e sui pratesi – sarà presentato dallo stesso Autore, che è anche Vice Presidente del Club Unesco Terre del Boca, l’11 maggio, alle ore 15.30, al “Centro Incontro Carlo Polo“ di Prato Sesia.
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