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Premio Lancia 2024 a Gianni Filippa

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Premio Lancia 2024 a Gianni Filippa

«L’amore per la Valsesia è il filo conduttore della sua vita. Questa Valle aspra ma generosa, dura ma capace di regalare angoli di grande bellezza è stata una vera ispiratrice del suo agire, come uomo e come industriale. Negli anni ha dedicato molto impegno alla Valsesia, ricoprendo ruoli strategici nel mondo dell’industria, della finanza, dell’università, dell’associazionismo e dello sport. Pragmatico e visionario, ha saputo mettere a disposizione il suo talento imprenditoriale, adoperandosi in prima persona nella valorizzazione, promozione e crescita della Valle», così Adolfo Pascariello ha presentato, sabato sera nel salone delle feste all’Albergo Italia di Varallo, il Premio Lancia 2024: Gianni Filippa.

Premio Lancia 2024 a Gianni Filippa

Il quattordicesimo premiato dopo Paolo Cantarella (1996), Carlo Dionisotti (1998, alla memoria), Dino Piero Giarda (2000), Enzo Barbano (2002), Silvio Mondinelli (2004), Sergio e Pier Luigi Loro Piana (2006), Ovidio Raiteri (2008), Max Renè Cosotti (2010), Franco Vallana (2012), Gianluca Buonanno (2014), Mario Remogna (2016), Cesare Ponti (2018), Gian Luca Gessi (2022).

Prima della consegna materiale del riconoscimento le parole del presidente di Unione Montana Francesco Pietrasanta: «Oggi elogiamo la vitalità della nostra terra, oggi conferiamo il quattordicesimo Premio Lancia a Gianni Filippa, simbolo dell’operosità valsesiana che nonostante sia periferia dell’Italia e del Mondo è comunque capace di arrivare lontano. Gianni ha collezionato successi imprenditoriali in molti settori, ottenuto incarichi di prestigio a livello pubblico e privato, si è messo in gioco nello sport e nella solidarietà sociale ed è un punto di riferimento per industriali, autorità pubbliche, banche, università. E ha una grande famiglia».

Pietrasanta, nel tracciare il profilo di Filippa, ha poi aggiunto: «Gianni è un uomo che difficilmente si accontenta, che non aspetta di veder passare il treno e che non si dà tregua. Preparato, strategico, passionale e paziente. Capace di fare sintesi, traghettare e concretizzare quelli che sono gli obiettivi comuni di un gruppo. Un leader deciso, da cui dobbiamo prendere esempio anche noi amministratori pubblici. Dobbiamo sempre guardare ai personaggi influenti che ci circondano: da loro possiamo imparare molto. Dobbiamo costruire in modo intelligente e sostenibile il nostro futuro, avendo cura di fare squadra. Per questo abbiamo deciso di assegnare il premio a Gianni perché, come i suoi predecessori, possa essere da ispirazione per la Comunità».
Quindi, di fronte a un pubblico fatto, oltre che dei suoi familiari, di amici, amministratori, titolari d’impresa, autorità civili e militari, il premiato ha ripercorso, a tratti con grande emozione e anche commozione, la sua storia di imprenditore.

Gli studi, prima a Biella e poi a Torino, e a 24 anni la creazione della prima azienda: un punto di partenza per tutti i traguardi successivi.

Nel 1978, a soli 27 anni essendo lui del 1951, dà vita a UNIVER, azienda di vernici che si distinguerà a livello internazionale per il grande apporto innovativo sia nelle tecniche di produzione che di commercializzazione dei prodotti. Oggi, dopo la cessione di UNIVER alla multinazionale PPG, Filippa continua il suo impegno nell’industria a fianco dei figli nella ZAVERO Industrial Valves.

Poi il suo ruolo in Confindustria: già vice presidente dell’Associazione Industriali Novara, nel 2018 viene eletto al vertice della nuova Confindustria Novara Vercelli Valsesia, nata dalla fusione con Confindustria Vercelli Valsesia. Attualmente, ricopre anche la carica di Consigliere Generale di Confindustria nazionale, vice presidente di Confindustria Piemonte e membro del Comitato Credito e Finanza di Confindustria a Roma. Ma Filippa, e sabato sera questi «coinvolgimenti» sono stati ben delineati, non si è fermato al settore industriale. Finanza: è stato nel CDA della Banca Popolare di Novara e delle successive realtà nate dalle fusioni della stessa con altri istituti bancari. E’ il vice presidente della Fondazione BPN e del Fondo Previndai, il più grande fondo pensioni italiano. Istruzione e cultura: è nel CdA della UPO (Università del Piemonte Orientale), ateneo in espansione nelle tre sedi di Alessandria, Novara e Vercelli. Lo Sport, anzi l’«anima sportiva» come lui stesso l’ha definita: la pallacanestro, e qui Filippa ha ricordato la Univer Borgomanero e anche il grande successo dei Campi Estivi a Scopello e il grande apporto di Osvaldo Gagliardini e di sua moglie; il ciclismo, col Pedale Valsesiano. E poi lo sci, con Monterosa 2000, una società che conta 84 persone assunte, che ha creato posti di lavoro («Se non c’è stabilità economica non so va da nessuna parte»). Ma pure ha evidenziato l’immenso lavoro e l’impegno messi in campo dall’associazione Amici del Monte Rosa con Gnaro Silvio Mondinelli (già Premio Lancia e presente alla serata di sabato), Renato Andorno, Adolfo Pascariello e la moglie Paola. Filippa ha concluso con un pensiero importante alla necessità di «essere uniti per portare avanti le stesse istanze», quelle, cioè, prioritarie per garantire lo sviluppo e la crescita della Valsesia.

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