Attualità
Progetto Alagna-Zermatt, Veggi: «Prima di tutto un importantissimo collegamento intervallivo»
Si è svolto al palazzetto dello Sport un incontro pubblico promosso del Comitato Cervino Monterosa Paradise e rivolto a cittadini e operatori: l’occasione per presentare il progetto di collegamento fra il comprensorio del Cervino-Matterhorn e quello del Rosa, ovvero tra il Colle delle Cime Bianche e Frachey con un impianto in grado di collegare cinque vallate, tre regioni e due Stati.
L’idea è quella di creare il primo comprensorio sciistico al mondo per altitudine, fino oltre i 3mila metri, e uno dei primi per estensione delle piste: «La miglior operazione possibile per far vivere la montagna» dicono da Comitato.
«Tengo subito a precisare un punto» dice il sindaco di Alagna Roberto Veggi. «Perché ne ho sentite tante: cosa pensate di fare, dove credete di andare, tanto non nevica più, l’acqua per sparare la neve artificiale non basta, pensate solo allo sci e non all’ambiente eccetera eccetera eccetera. Ecco, sia chiaro: l’impianto non è progettato solo e unicamente in funzione dello sci. Anzi: è prima di tutto uno strumento per collegare più vallate alpine e per unire due comprensori che già esistono. Insomma, tanto per capirci: nelle grandi città per consentire alla gente di spostarsi più rapidamente costruiscono le metropolitane, in montagna le funivie».
«Tra l’altro» aggiunge Veggi, «la neve non è mai mancata, anche quest’anno, particolarmente sfortunato dal punto di vista delle precipitazioni, si è sciato comunque. Dunque, non è quello il problema. Sostenibilità ambientale, certo, ci mancherebbe: grazie alle moderne tecnologie l’impatto sulle risorse naturali e paesaggistiche che una volta sarebbe stato pesante ora non lo è. Ma anche sostenibilità economica e sociale, e sensibile riduzione della stagionalizzazione. Perciò, mi sembra evidente: sci in inverno ed escursionismo, trekking, alpinismo nel resto dell’anno. Allargamento e allungamento della fruizione turistica, e allora, appunto, creazione di opportunità per i visitatori ma pure per chi in montagna vive e ci potrebbe lavorare».
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