Attualità
Progetto CaSCo, delegazione straniera in visita in Valsesia
Il progetto Interreg CaSCo (Carbon Smart Communities), finalizzato alla tutela ambientale e alla creazione di «Comunità intelligenti a bassa emissione di Carbonio», sta procedendo nelle sue tappe.
L’eccellenza nella gestione della filiera del legno è stata riconosciuta – a Innsbruck, nello scorso novembre – con l’assegnazione di un prestigioso riconoscimento, l’Alpine Space Regional Timber Award, a un operatore valsesiano, la segheria Giordano di Campertogno. Contestualmente PEFC Italia e Legambiente hanno attribuito all’Unione Montana dei Comuni della Valsesia il secondo premio «Comunità Forestali Sostenibili» nella categoria «Prodotto di origine Forestale».
Il progetto CaSCo procede. Di durata triennale e in scadenza alla fine di ottobre di quest’anno, vede in Valle in questi giorni una delegazione dei soggetti a esso partecipanti (provenienti da Francia, Germania, Austria e Slovenia). Da mercoledì pomeriggio è infatti in atto una serie di incontri, visite al territorio e convegni che si concluderà oggi, venerdì 15 marzo. Accolti dall’Unione Montana dei Comuni, partner istituzionale di CaSCo, i rappresentanti stranieri hanno potuto prendere contatto con la filiera del legno valsesiana (visitando fra l’altro il sito produttivo della segheria Giordano) e si sono confrontati in un proficuo scambio di esperienze. Nella giornata odierna è previsto nella sede dell’Unione Montana il convegno conclusivo. «Sono veramente soddisfatto» dice in proposito il presidente dell’Unione, Pier Luigi Prino «questo progetto, il cui sviluppo sta diventando un vero modello di sfruttamento razionale e sostenibile della risorsa legno, sta qualificando sempre più il nostro territorio. Non è facile conciliare le esigenze di sviluppo, specie quelle delle aree cosiddette “marginali”, con la tutela ambientale: bene, con CaSCo, noi abbiamo un esempio di come si possa sfruttare una risorsa rinnovabile in modo sostenibile e rispettoso del patrimonio naturale di un territorio».
«Questi momenti di scambio di conoscenze e di esperienze» conclude «sono fondamentali da un lato per monitorare l’andamento del progetto nella sua globalità e dall’altro per consentire ai partner di “crescere insieme” raggiungendo, e talvolta migliorando, gli obiettivi prefissati».
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