Attualità
Protezione Civile, il ruolo di enti locali e amministratori alla luce del nuovo Codice
Si è svolto mercoledì 16 gennaio a Pray un convegno dal titolo «Il ruolo delle Unioni Montane, dei Comuni e dei Sindaci alla luce del nuovo Codice di Protezione Civile», organizzato dall’Unione Montana dei Comuni del Biellese Orientale e dall’UNCEM.
Molti gli ospiti che sono intervenuti e, particolarmente gradita, la presenza di Angelo Borrelli, Capo Dipartimento della Protezione Civile Nazionale.
«Questa conferenza è per noi l’atto conclusivo di un percorso iniziato un anno fa per ricordare il 50° anniversario dell’alluvione che colpì duramente il Biellese nel novembre 1968» ha detto Michela Trabbia, presidente dell’Unione Montana del Biellese Orientale; «La presenza oggi di Angelo Borrelli è per noi motivo di orgoglio, siamo entusiasti che abbia accettato il nostro invito. Sicuramente ci darà delle utili indicazioni per la nostra Protezione Civile e avrà modo di confrontarsi con i Sindaci della valle. L’obiettivo della giornata è proprio quello di prepararci al meglio per affrontare le emergenze».
A introdurre i lavori, Gian Matteo Passuello, sindaco di Pray nonché assessore della Unione Montana con delega alla Protezione Civile, che ha espresso parole di ringraziamento per tutti coloro che hanno lavorato al progetto. «Ringrazio prima di tutto il Prefetto di Biella Annunziata Gallo, il presidente della Provincia, il Capo Dipartimento Borrelli, i Sindaci, naturalmente tutti i volontari e le Forze dell’ordine che si spendono ogni giorno per la protezione e la salvaguardia del nostro territorio. Siamo una zona bellissima ma tanto fragile, abbiamo bisogno di continua attenzione, e grazie a queste persone ci sentiamo un po’ più tranquilli. Vorrei spendere qualche parola anche per le scuole del Biellese Orientale, oggi qui presenti, che durante il 2018 hanno fatto un eccellente lavoro di ricerca sull’alluvione che ci ha colpiti cinquant’anni fa. I loro elaborati sono adesso esposti alla Fabbrica della Ruota in una mostra che vi invito a visitare. E’ importante sensibilizzare i giovani e i bambini, preparandoli ad affrontare le emergenze».
Ha quindi preso la parola Annunziata Gallo, che ha illustrato la posizione delle prefetture in merito al nuovo Codice di Protezione Civile. «La Protezione Civile diventa di fatto un segno di civiltà del nostro Paese, è un sistema complesso e a volte è difficile da capire, per questo il legislatore deve sapere come agire. E’ stato dopo il terremoto dell’Irpinia che si è capito che si doveva individuare un nuovo organismo per la gestione delle grandi emergenze e la loro prevenzione. Fase fondamentale per gli interventi, la conoscenza del territorio, per sapere dove e come intervenire».
Parole simili sono state pronunciate anche da Trabbia. «Il nostro è un territorio bellissimo ma molto difficile dal punto di vista del rischio idrogeologico, per questo abbiamo snellito e reso più pratici i piani di intervento. A tal proposito ringrazio Passuello che se ne è occupato direttamente, lavorando sodo. Contiamo 25 Comuni associati, a cui abbiamo fornito un sistema di allerta pagato con i soldi dell’Unione, quindi non andando a incidere sulle finanze di Comuni e cittadini. Grazie al lavoro di tutti possiamo usufruire della nuova sede COM a Ponzone, che servirà anche il nuovo Comune di Valdilana. Sperando di non dover più affrontare eventi drammatici come l’alluvione del ’68, abbiamo preparato i Comuni ad affrontare le emergenze»..
A intervenire in nome dell’UNCEM Piemonte è stata la vicepresidente Paola Vercellotti, che si è rivolta soprattutto ai Sindaci: «I Comuni Montani sono 550 e spesso i Sindaci sono lasciati soli. Con questo nuovo sistema generato dal Codice, si crea un filo diretto con chi aiuta, soprattutto dopo che è arrivata l’allerta, per aiutare i rappresentanti comunali a “muoversi”. Si parla quindi di formazione».
E di formazione ha parlato anche Marco Bussone, presidente UNCEM Nazionale, che ha sottolineato come «il sistema c’è e lavora insieme, i volontari sono indispensabili, e se vogliamo che i giovani entrino nel sistema del volontariato dobbiamo dare loro le informazioni giuste, istruendoli. In questo siamo decisamente sulla strada giusta».
Bussone ha insistito sul fatto che il nuovo piano di Protezione Civile deve essere applicato a tutti i Comuni, essendo la Regione Piemonte all’avanguardia per il sistema di allerta.
Nella seconda parte del convegno, l’architetto Gabriele Camoglio ha illustrato in cosa consiste fisicamente il Piano di Protezione Civile.
«Ogni Comune verrà dotato di una valigetta che conterrà tre elaborati» ha spiegato; «il primo sarà dedicato alle analisi e alla valutazione dei rischi del territorio e alle linee guida per la prevenzione delle grandi catastrofi. L’elaborato B conterrà invece un elenco di tutte le risorse comunali a cui fare appello in caso di intervento, anche per le “situazioni delicate”, come scuole e case di riposo. Infine, l’elaborato C, sarà la parte più tecnica, con tutti i documenti cartografici e le zone di rischio idrico e idrogeologico, ben indicate su una carta».
Hanno parlato invece di volontariato Roberto Bertone e Sergio Pirone, rispettivamente coordinatore regionale della Protezione Civile e coordinatore regionale AIB.
«Con questo nuovo Codice il volontariato viene inquadrato in una condizione più ampia e arriva a coinvolgere anche il singolo cittadino» ha detto Bertone «e questo è molto importante, perché quando arriva una allerta il cittadino spesso non sa cosa fare e subentra il panico. Se invece gli vengono date delle indicazioni da seguire, può innanzitutto mettere in sicurezza se stesso, e poi portare aiuto ai soccorsi; ancora meglio se è già associato a un sodalizio di intervento».
«Sono molto contento che nel Codice siano stati inseriti anche gli incendi boschivi» ha aggiunto Pirone; «Spesso si tende a non considerarli, ma sono anch’essi grandi calamità, portano danni alla natura e purtroppo anche vittime. E’ bene quindi sapere come affrontarli, con la formazione, la specializzazione in interventi sul fronte di fiamma, e con la manutenzione del territorio, senza lo “scaricabarile” delle responsabilità».
Infine, ha preso la parola l’ospite d’onore Angelo Borrelli.
«E’ un piacere essere qui oggi» ha detto; «Non conoscevo questa zona e sono contento di esserci venuto di persona. Essere a capo di una macchina complessa come la Protezione Civile non è semplice, devo coordinare quella che è davvero una grande squadra, in tutti i sensi. Il nuovo Codice aiuterà a risolvere tanti problemi, anche se ha ancora qualche difficoltà di applicazione, sopratutto a causa di cavilli burocratici eccessivi, che è mia intenzione andare a togliere quanto prima. Non è possibile avere tutti questi passaggi dal momento in cui il problema si verifica al momento in cui si interviene, il tempo passa, e spesso è questione di ore per portare soccorso e salvare delle vite. Il Codice contiene spunti e indicazioni per la tutela dell’ambiente, del territorio e degli animali, che vanno applicati da tutti. Ogni volta che c’è un evento di grande entità, il sistema viene valutato, per capire se è stato impiegato al meglio e se si è agito nel migliore dei modi. Ad esempio, ogni giorno 500 persone sono al lavoro per emanare i bollettini meteo e segnalare eventuali allerte. Ma quello che manca è l’ultimo passaggio, cioè informare i cittadini. A questo proposito, sta per partire un programma chiamato IT ALERT, che tramite un sms mandato sul cellulare dei cittadini, li informerà su dove si verifica l’evento e come comportarsi. Grazie a un sistema satellitare, ogni cittadino sarà raggiungibile, ma nel rispetto della privacy. E’ disponibile su YouTube un filmato del nostro dipartimento che ne spiega il funzionamento».
Borrelli si è poi rivolto direttamente ai volontari presenti in sala: «Siete tantissimi, senza di voi non sarebbe possibile attuare questo sistema, il vostro lavoro è indispensabile».
La giornata si è infine conclusa con un momento di dibattito, durante il quale Borrelli ha risposto alle domande e incontrato i volontari intervenuti.
Per avere informazioni su IT ALERT, www.it-alert.it
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