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Quarona: «In ricordo di chi ha donato la propria vita a difesa della pace»

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Grande partecipazione, sabato 6 luglio, alla cerimonia di intitolazione del parco di Villa Zignone al tenente colonnello dei Carabinieri Ermanno Fenoglietti morto il 27 dicembre del 1995 a Mostar mentre era in missione di pace.
Grande partecipazione, si diceva: oltre ai familiari, graduati dell’Arma, numerosi Parà (Fenoglietti era paracadutista e la locale sezione dell’ANPd’I porta proprio il suo nome), le autorità comunali e tanti quaronesi che hanno voluto condividere questa importante commemorazione.
Che è stata aperta dalle parole del sindaco Francesco Pietrasanta: «Il colonnello Fenoglietti è stato impegnato in diverse operazioni e missioni, anche nella lotta alla mafia, con instancabile spirito di servizio. Aveva scelto Quarona, il nostro paese, come “casa”, e io e la mia Amministrazione siamo orgogliosi di essere qui oggi e onorati di intitolare questo parco proprio a lui».
Pietrasanta si è poi soffermato sul lavoro che le Forze dell’Ordine fanno ogni giorno «in Italia e all’estero, a difesa dei più deboli, sempre in silenzio e lontano dalla luce dei riflettori. Quando poi esercitano il loro lavori al di fuori dei confini nazionali, portano nel mondo il forte senso di umanità e il rispetto per le tradizioni, entrambi valori che ci contraddistinguono. Grazie a tutti voi per la presenza, e grazie alla passata Amministrazione e in particolare all’ex assessore Irico al cui impegno si deve questa giornata di commemorazione e ricordo».
Quindi l’intervento del colonnello Andrea Ronchey, comandante provinciale dei Carabinieri: «Ermanno Fenoglietti ha sempre operato onorando in modo esemplare il suo legame al servizio che gli era stato affidato. Impegnato su più fronti, anche in contesti e in realtà difficili, si è ogni volta distinto per le sue eccellenti qualità. Mi fa piacere che il Comune abbia deciso di intitolargli questo parco, che ospita giochi per bambini: un modo per spiegare ai più giovani chi era e che cosa ha fatto il tenente colonnello Fenoglietti».
Infine, la vedova Elizabeth Bosonotto, presente insieme al figlio Adriano e che ha scoperto la stele con la dedica: «Mio marito era molto motivato quando ha accettato l’incarico di comandare la missione di pace in Bosnia. Era un idealista. Purtroppo è stato sfortunato, e lo siamo stati anche noi».
Gli applausi del folto pubblico hanno confermato quanto la figura di Fenoglietti sia rimasta, con ammirazione e gratitudine, nel cuore dei quaronesi.

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