Attualità
Raccontare «L’Indicibile»: a Borgosesia un interessante incontro sulla vecchiaia

BORGOSESIA – Si è parlato, ma anche riso e riflettuto, sulla vecchiaia nell’incontro che si è tenuto sabato 22 febbraio al Centro Sociale di via Giordano.
Raccontare «L’Indicibile»: a Borgosesia un interessante incontro sulla vecchiaia
Per la rassegna divulgativa organizzata da Xanax Comedy e Rotary Club Valsesia sono intervenuti il Primario di Medicina, e Socio Rotariano, Stefano Dacquino, la Dottoressa Cristina Martini, assistente sociale APSP a Casa Sant’Anna e le colleghe Alessandra Delgrosso e Jessica Chiarolla, assistenti sociali di UMV introdotti dal monologo comico di Elena Ascione che, a botte di battute e autoironia, ha presentato e anche alleggerito al numeroso pubblico la tematica che si sarebbe discussa nel pomeriggio.
Dacquino ha spiegato come la soglia per definirsi vecchi sia oscillante: «I contesti cambiano le definizioni, cose diverse sono l’invecchiamento fisiologico e quello dovuto alla malattia. Le aspettative di vita sono aumentate nell’ultimo secolo: oggi la vita media è di ottant’anni per gli uomini e ottantacinque per le donne, ma l’aspettativa di vita è influenzata da molti fattori, culturali e genetici. Bisogna poi distinguere tra età cronologica, età biologica e età psicologica». Accanto alle «buone pratiche»» per invecchiare nel miglior modo possibile (alimentazione corretta, movimento fisico) Dacquino ha parlato anche delle relazioni: coltivare buoni rapporti umani, avere amici propositivi, non isolarsi: «Occorre diventare amabili, cioè non posizionarsi solo sul ricevere, cercando invece di dare qualcosa. Si comincia dall’amore per se stessi». «L’aumento della longevità è una conquista» ha detto Cristina Martini «ma ha degli effetti collaterali: malattie cronico-degenerative, rapporto sfavorevole tra popolazione attiva e inattiva. L’invecchiamento attivo è un processo di ottimizzazione delle opportunità di salute, partecipazione, sicurezza, per migliorare la qualità della vita delle persone anziane». Come hanno spiegato Alessandra Delgrosso e Jessica Chiarolla ogni zona della Valsesia ha un assistente sociale di riferimento, cui è possibile rivolgersi per attivare servizi all’anziano. A sostegno degli anziani sono attivabili i servizi di assistenza domiciliare che offrono un supporto materiale e morale per evitare l’isolamento e per favorire il mantenimento dell’anziano nel suo contesto di vita. Tutti i progetti volti a mantenere il più possibile l’autonomia sono gratuiti e sono nati per venire incontro alle esigenze di un territorio dove la popolazione sta invecchiando.
Nell’ultima parte dell’incontro Dacquino ha risposto alle domande in modo conciso ed efficace: «Inutile nascondersi che nell’invecchiare non c’è nulla di divertente, come del resto in altre fasi della vita, ma si possono dedicare risorse di tempo e di denaro per sviluppare una rete di relazioni di qualità profonda, che aiutino a essere più positivi, più ottimisti, più sereni».
Il Presidente del Rotary Club Valsesia, Ingegner Roberto Mattasoglio, ha ringraziato quanti sono intervenuti durante l’incontro ricordando come mantenere la curiosità intellettuale faccia rimanere giovani.
Piera Mazzone

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