Attualità
Raggiunti e superati gli obiettivi per la raccolta differenziata dei rifiuti in Piemonte
Nel 2021 in Piemonte è stato raggiunto e superato l’obiettivo del 65% per la raccolta differenziata dei rifiuti. Continua dunque, in modo costante, la crescita in termini percentuali: +1,4% rispetto all’anno precedente.
Ogni cittadino piemontese ha separato circa 330 chilogrammi di rifiuti, contro i 310 del 2020. Le province di Asti, Biella, Cuneo, Novara e VCO hanno così raggiunto l’obiettivo di riduzione dell’indifferenziata, fissato a 159 chilogrammi per abitante.
Risultati che per l’assessore regionale all’Ambiente Matteo Marnati “sono la dimostrazione che il lavoro che stiamo svolgendo insieme ai Consorzi sta portando risultati sempre migliori e che, come spesso dichiarato, la raccolta differenziata ci permette di recuperare materiale da riciclare, e quindi da una parte avere un minore impatto sull’ambiente e dall’altra potenziare le filiere dell’economia circolare. Un ringraziamento e un plauso particolare ai piemontesi, senza i quali non potremmo raggiungere queste importanti percentuali sempre in crescita”.
Il dettaglio dei risultati
Le frazioni maggiormente raccolte pro capite sono state carta (70 kg), frazione organica (65 kg), vetro (42 kg), sfalci e potature (33 kg), plastica (33 kg).
L’obiettivo del raggiungimento del 65% di raccolta differenziata, previsto dalla normativa nazionale e dal Piano regionale dei rifiuti, viene superato da tutte le province tranne Alessandria e Torino, che si attestano rispettivamente al 62,5% e 61,3%
I Comuni che hanno superato quota 65% di differenziata sono saliti a 679 (erano 637 nel 2020), ovvero il 57,5% del totale
A livello di Comuni capoluogo il primato della differenziata spetta anche per il 2021 a Verbania con il 78,85%, seguita da Biella (78,07%), Novara (73,73%), Vercelli (73,29%), Cuneo (69,11%), Asti (67,24%), Torino (53,34%) e Alessandria (46,84%)
L’obiettivo del 65% di raccolta differenziata è stato raggiunto o superato da 17 Consorzi su 21; il podio comprende il Consorzio del Medio Novarese con l’85%, seguito da Chierese (82%), Basso Novarese e Albese-Braidese (entrambi con il 76%), mentre restano al di sotto del 65% i Consorzi Alessandrino, Area Vasta Torino, Acea Pinerolese e Canavesano.
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