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Ricordo della professoressa Enea (Maria Luisa) Delvecchio

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Ricordo della professoressa Enea (Maria Luisa) Delvecchio

SERRAVALLE – La professoressa Enea (Maria Luisa) DelvecchioEra nata il 2 maggio 1929, l’anno della grande crisi, le era stato dato un nome importante: Enea, figura della mitologia greca e romana, figlio del mortale Anchise e di Afrodite, che partecipò alla guerra di Troia dalla parte di Priamo e dei Troiani, durante la quale si distinse molto presto in battaglia, protagonista dell’Eneide di Virgilio, poema in cui si narrano le vicende successive alla sua fuga da Troia, caratterizzate da lunghe peregrinazioni che si concludono con il suo approdo sulle sponde del Lazio e con il suo matrimonio con la principessa Lavinia, figlia del re locale Latino. Enea è l’eroe della pietas: fuggì da Troia portando sulle spalle il vecchio padre Anchise, tenendo per mano la moglie Creusa e il figlioletto Ascanio.

Ricordo della professoressa Enea (Maria Luisa) Delvecchio

Enea, mente brillante, fu tra le prime donne serravallesi a laurearsi in Lettere a Torino, con una tesi su Jean-Paul Sartre, filosofo, scrittore, drammaturgo e critico letterario francese, considerato uno dei più importanti rappresentanti dell’Esistenzialismo.

A scuola è stata mia professoressa di italiano storia, geografia e latino durante i tre anni della Scuola Media. La ricordo minuta, autorevole ma non autoritaria, con il grembiule marrone, per non sciupare i vestiti, poiché utilizzava molto i gessi per scrivere sulla lavagna; aveva una straordinaria memoria fotografica ed imparò dal primo giorno a riconoscerci; si impegnò a sviluppare le nostre potenzialità, contribuendo nel formare menti aperte, critiche, in grado di interagire con il mondo: ci chiedeva di ragionare, non di imparare a memoria, presentava autori moderni, inserendoli in un percorso diacronico. Chi poteva “dare” doveva farlo, non tollerava il vivacchiare, o peggio il “dormire sugli allori”, insegnava un metodo di studio da applicare con perseveranza e costanza: mi è servito sempre e la ringrazio.

Rividi la Professoressa molti anni dopo a Varallo, ai Corsi di Lingua Piemontese, lei e il marito, Professor Ero Fogli, si sedevano accanto ed apprezzavano i relatori che si avvicendavano. Sempre eleganti e discreti, con grande gentilezza talvolta intervenivano, e, al termine degli incontri, si accomiatavano.

La sua prima supplenza annuale fu a Cossato, poi insegnò per qualche anno al Liceo Scientifico di Borgosesia e infine passò all’Istituto “Padre Redento Baranzano” di Serravalle, dove insegnava anche il marito. Nel 1974 nacque una bambina cui fu posto nome Donata, perché era davvero un dono dal cielo. Donata crebbe circondata da cure e attenzioni, si laureò e da molti anni lavora in farmacia a Serravalle, sempre con un sorriso gentile ed una particolare attenzione nei confronti delle persone. Volle chiamare la prima figlia Lavinia per chiudere la storia di famiglia con i nomi virgiliani, poi venne Luca: questi nipoti erano amatissimi dai nonni e certo recano nei loro cromosomi quei semi di equità, pacatezza, amore per l’uomo e per la conoscenza, trasmessi da due persone di alta statura Morale.

Piera

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