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Rinnovata la sala di radiodiagnostica all’ospedale Santi Pietro e Paolo

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Rinnovata la sala di radiodiagnostica all’ospedale Santi Pietro e Paolo

BORGOSESIA – E’ già operativa e a disposizione del personale sanitario la rinnovata sala di radiodiagnostica inaugurata venerdì 28 marzo, all’Ospedale Santi Pietro e Paolo.

Rinnovata la sala di radiodiagnostica all’ospedale Santi Pietro e Paolo

La cerimonia si è svolta alla presenza del Direttore Generale dell’Asl di Vercelli Marco Ricci, del Direttore del nosocomio borgosesiano, dottor Federico Scienza, del primario di Radiologia di Vercelli, il dottor Alessandro Stecco, di alcuni medici del reparto, del presidente provinciale Davide Gilardino, del consigliere regionale Simona Paonessa, dei sindaci di Borgosesia, Quarona, Valduggia e di diversi amministratori locali. Il macchinario, che rappresenta un’avanguardia nel campo medico, permette di eseguire esami più completi e, al contempo, meno invasivi, di tutto lo scheletro. Ha spiegato il dottor Stecco: «Utilizzata principalmente per esami diagnostici, si tratta di un’apparecchiatura innovativa che, grazie alla possibilità di movimentazione, consente di effettuare radiografie dettagliate e di ricostruire un’immagine corporea completa anche in caso di esami per mezzo di contrasto. E in più lo fa in modo “gentile” perché utilizza una dose di radiazioni minore rispetto a quelle di vecchia generazione e questo naturalmente va a beneficio del paziente».

Commentando l’attività del reparto di Radiologia, il dottor Stecco ha aggiunto: «Grazie a questo strumento e al nuovo ecografo arrivato qualche mese fa abbiamo registrato una crescita dell’attività della Radiologia al Santi Pietro e Paolo che è arrivata al livello pre covid, soprattutto per gli interventi con i raggi x e le TAC. Ora siamo in grado di offrire percorsi completi di cura e analisi. Inoltre, grazie alla disponibilità del personale medico, siamo riusciti a programmare diverse aperture al sabato durante le quali saranno effettuati esami straordinari. Questa è una buona notizia perché è sintomo di un buon funzionamento dell’Ospedale che dà speranza anche verso il futuro». Ha commentato soddisfatto il DG Ricci: «L’arrivo di questo macchinario d’eccellenza in campo radiodiagnostico è la dimostrazione concreta di quanto la Direzione Generale tenga a implementare l’offerta sanitaria della Valle». In questo senso, il Direttore Generale ha fatto qualche esempio di come si sta muovendo l’Asl per mettere in campo risorse nuove e riorganizzare l’attività in modo funzionale: «Il rinnovo della sala di radiologia a Borgosesia è frutto di un progetto specifico che ha permesso all’Asl di ottenere l’adeguato finanziamento per l’acquisto dell’apparecchiatura. Il lavoro è costante e su tutti i fronti: stiamo cercando di accorciare i tempi di attesa per esami e visite. Si è appena aperto un dialogo con i Sindaci della Valle volto a trovare la soluzione ideale per abbattere le attese e rispondere adeguatamente ai bisogni dei pazienti. Si sta pensando anche a un utilizzo più concreto della telemedicina che, come sappiamo, rende possibile effettuare prestazioni anche in luoghi dislocati. Perché tutto funzioni al meglio, l’Ospedale di Borgosesia dovrà essere il punto di riferimento territoriale».

Ogni prospettiva o progetto dovrà comunque essere supportato da personale medico adeguato, un dettaglio chiaramente non di poco conto. E se da una parte non ci sono novità per quanto riguarda i medici di famiglia (la cui mancanza in Valsesia e Valsessera viene momentaneamente «tamponata» tramite il potenziamento degli ambulatori distrettuali), dall’altra c’è qualche aggiornamento sul personale ospedaliero. Ne ha parlato il DG Ricci: «In riferimento al reparto di Radiologia, abbiamo ricevuto quattro adesioni da parte di medici che potrebbero, nel prossimo futuro, arrivare a Borgosesia. Un’altra novità è che abbiamo chiesto alla facoltà di Medicina dell’Università di Torino di far diventare il Santi Pietro e Paolo sede di specializzazione per gli studenti, con la speranza che qualcuno di loro prosegua qui la propria carriera. Naturalmente continuiamo ad aprire bandi per i posti vacanti, ma per rendere più attrattivo l’ospedale faccio riferimento soprattutto alla bravura e alle capacità del nostro personale medico che è in grado di fare la differenza».
Reduce della nomina (all’unanimità) di vice presidente dell’assemblea dei Sindaci dell’Asl Vercelli Fabrizio Bonaccio ha confermato: «Abbiamo avviato un percorso con la nuova Direzione Generale teso a trovare soluzioni che siano a beneficio di tutta la provincia, a partire dai territori più remoti e periferici».

Anche il Presidente dell’Unione Montana dei Comuni della Valsesia, Francesco Pietrasanta, ha commentato: «Si sta lavorando in modo determinato per arrivare a un progetto definitivo e globale di tutto ciò che serve al nostro territorio e che ci permetta di consolidarlo e rilanciarlo per il futuro. Siamo fiduciosi e giocheremo di squadra».

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