Attualità
Riparte il progetto Habitat con due appuntamenti dedicati all’archeologia
GRIGNASCO – Riparte il progetto “Habitat – verso un parco culturale della Val Sesia”, e lo fa con ben due iniziative dedicate all’archeologia e alla conoscenza del territorio, previste per sabato 18 marzo.
La giornata mette in sinergia comuni e province limitrofe (Borgosesia per il vercellese e Grignasco per il novarese) e si prepara ad accogliere un pubblico sempre più vasto e interessato a conoscere la storia – e soprattutto la preistoria – del territorio valsesiano.
Filo conduttore delle proposte di sabato 18 marzo è appunto l’archeologia, che viene declinata in modi diversi per coinvolgere diverse tipologie di visitatori.
La Biblioteca di Grignasco si rivolge ai più piccoli con il laboratorio “Alla ricerca di tesori perduti, archeologi per un giorno”, con Gloria Carrara (ore 10,30, prenotazione obbligatoria al numero 0163 823495). Riusciranno i nostri piccoli archeologi a diventare dei giovani Indiana Jones?
Questo è solo il primo di una serie di appuntamenti che la Biblioteca di Grignasco dedica all’archeologia e al territorio. Ne seguiranno altri: il 1° aprile ci sarà il laboratorio “Occhio alle uova… soprattutto di dinosauro”, sabato 13 maggio sarà l’occasione di visitare il Museo Carlo Conti di Borgosesia partendo da Grignasco, sabato 10 giugno è prevista una visita alla Grotte di Ara, sempre partendo dalla biblioteca di Grignasco.
Nel pomeriggio di sabato 18 marzo, alle ore 17, al Museo Carlo Conti di Borgosesia, l’incontro “La Grotta della Ciota Ciara non smette mai di stupirci” è dedicato agli adulti.
Marta Arzarello, Julie Arnaud, Sara Daffara e Gabriele Berruti del gruppo di ricerca dell’università di Ferrara, che da oltre dieci cura gli scavi archeologici nella Grotta della Ciota Ciara, presentano le interessanti novità emerse durante la campagna di scavo 2022. Come recita il titolo dell’incontro la Grotta delle Ciota Ciara infatti non smette di stupire e riserva anche quest’anno nuove sorprese a tutti gli appassionati della materia, agli studiosi, ma anche a tutti quelli che vogliono conoscere in modo scientifico e approfondito, attraverso i reperti archeologici, le origini di un territorio dal passato antichissimo.
Le eccezionali valenze archeologiche e paleontologiche del Monte Fenera infatti sono uno dei punti chiave del progetto Habitat. Il Museo archeologico e paleontologico Carlo Conti da anni assolve al ruolo di collettore, laboratorio e vetrina delle importanti attività di ricerca a livello nazionale e internazionale (ricordiamo non solo la collaborazione con l’Università di Ferrara, ma anche quella con l’Università di Ginevra) che si svolgono sul Monte Fenera.
A pochi passi da Borgosesia il Monte Fenera gode di uno straordinario contesto archeologico: è uno dei pochi luoghi in Italia in cui sono state rinvenute testimonianze dell’uomo di Neanderthal.
Il progetto “Habitat – verso un parco culturale della Val Sesia”, finanziato dalla Fondazione Compagnia di San Paolo vede come attori l’Istituto per l’Ambiente e l’Educazione Scholé Futuro onlus di Torino, il Comune di Borgosesia (con il Museo archeologico e paleontologico Carlo Conti), la Fondazione Valsesia, l’associazione Amici del Museo Carlo Conti, il Gruppo Speleologico Mineralogico Valsesiano, l’Ente di Gestione delle Aree Protette della Valle Sesia, con il supporto della Provincia di Vercelli. Vuole valorizzare il contesto paesaggistico e turistico dei dintorni di Borgosesia con un approccio rivolto alla sostenibilità, all’inclusione e all’utilizzo di strumenti innovativi.
Immagine di archivio
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