Attualità
Ripresi gli screening visivi nelle Scuole Materne a cura dell’Associazione IGEA
«I risultati incoraggianti derivanti dallo screening visivo effettuato in tutte le Scuole materne di Valsesia e Valsessera durante lo scorso anno scolastico dalla nostra associazione IGEA Prevenzione, Salute e Vita» afferma la presidente Maria Filippa Di Biase «mi hanno confortato sulla bontà ed efficacia del nostro progetto e soprattutto mi hanno stimolato nel continuare a proporre il test non solo nelle stesse scuole per i nuovi bambini iscritti al primo anno, ma anche a estendere la proposta ad altri Istituti Comprensivi nella nostra Provincia».
L’importante campagna di prevenzione con test di controllo della vista mediante strumenti all’avanguardia e adeguati all’età prescolastica progettata dall’associazione insieme alla dr.ssa Maria Cristina Patrosso, ha avuto l’adesione quasi completa di tutti i genitori delle Scuole materne interpellate.
Sono stati eseguiti 569 test (88%) su un totale di 644 bambini che hanno aderito allo screening (i bambini assenti saranno «recuperati» quest’anno). L’innovativo strumento utilizzato ha segnalato la possibilità di un difetto refrattivo in 80 bambini e parecchi genitori non avevano avuto mai sospetto di un problema visivo.
«Ritornando nelle scuole quest’anno, abbiamo constatato che molti dei bambini, segnalati come sospetti positivi, portavano gli occhiali ed erano in cura presso reparti di oculistica» evidenzia la dr.ssa Patrosso; « constata, pertanto, la validità del progetto e le richieste che ci sono pervenute anche da altri Comuni, lo screening è stato esteso ad altri due Istituti Comprensivi, quello di Serravalle e quello di Arborio per un numero superiore a 250 bambini».
«Fattore limitante del progetto» conclude la presidente Igea «è quello di possedere un solo apparecchio per i test che oggi viene utilizzato dalla mini equipe composto, oltre che dalla dr.ssa Patrosso, dalle volontarie Manuela Gilardi e Mirella Vietti a cui va il mio ringraziamento. Stiamo perciò cercando altri fondi mediante associazioni di “service” e manifestazioni dedicate per implementare il servizio così da poter ulteriormente allargare geograficamente gli orizzonti del territorio su cui operiamo. Confidiamo inoltre nella sensibilità delle Amministrazioni comunali, che spesso sono stati a noi vicine e ai cui bambini offriamo questo servizio, affinché possano darci un contributo».
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