Attualità
Romagnano: inaugurata la mostra “Io Sono una scatola… emozioni d’artista”
Il Museo Etnografico di Romagnano è collocato in Villa Caccia, progettata dall’architetto Antonelli, e fino al 28 luglio ospiterà la mostra collettiva di ventidue artisti contemporanei: “Io Sono una scatola… emozioni d’artista”, partita da Novara e giunta alla sua quarta uscita. Partendo da una semplice scatola di cartone da montare, che misura 25x25x30 cm, affidata ad ogni artista, che l’ha interpretata secondo la propria sensibilità, sono nate delle opere d’arte che si sono integrate nelle varie sezioni espositive. La parola chiave per leggere questo evento è: “contaminazione”, nell’accezione positiva del termine, come fusione di elementi di diversa provenienza. Gli artisti contemporanei “contaminano” la villa neoclassica e le collezioni etnografiche attraverso gli svariati linguaggi, i differenti materiali e le molteplici tecniche. La scatola diventa il legame con il contesto e acquisisce personalità e un nome.
Gli artisti coinvolti nel progetto sono: Paola Casulli, Anna Galli, Cate Maggia, Walter Passarella, Anna Maria Raimo, Renato Luparia, Nadia Presotto, Michelle Hold, Bona Tolotti, Leonardo Ippolito, Albina De Alessi, Marcello Ceotto, Silvia Cozzolino, Nadia Crosignani, Daniela De Regibus, Silvana Marra, Francesca Monico, Aldo C. Medorini, Edy Nugo, Barbara Pareti, Paca Ronco e Alex Sala, tutti legati all’Associazione Culturale Ambre Italia Group, nata nel 2018 per riunire un gruppo di persone unite dalla comune passione per l’arte, con la volontà di creare eventi divulgativi alla ricerca del bello, non a scopo di lucro. Ambre Italia Group è inserito nella rete di Ambre International che interagisce con le varie Associazioni affiliate presenti in Cina, Francia, Inghilterra, Marocco, perché l’Arte ha un respiro internazionale che può e deve unire i popoli.
La mostra è stata inaugurata sabato 6 luglio dal Presidente del Museo, Franco Tinelli, dal responsabile delle collezioni, Stefano Fanzaga e dalla curatrice Federica Mingozzi insegnante, giornalista, guida turistica e curatrice, nota nel Novarese per il suo impegno nella valorizzazione culturale. Federica ha spiegato come lo stesso semplice oggetto scatola sia stato interpretato dagli artisti in modi molto differenti: chi ha utilizzato l’esterno e chi l’interno, chi l’ha montata e chi invece l’ha esplosa, chi ha accettato la sfida di racchiudere in una piccola dimensione, un sentire artistico che di solito si esprime in grandi spazi, chi l’ha dipinta e chi invece l’ha riempita e popolata, chi ha utilizzato la fotografia artistica e chi invece si è servito dell’acquerello e della poesia come nastro per creare un rapporto.
Il visitatore compie un percorso stimolante che lo mette in contatto con sensibilità ed atteggiamenti diversi, scoprendo che, come scriveva Antoine de Saint Exupery nel Piccolo Principe, le cose importanti spesso sono invisibili agli occhi e vanno scoperte.
La mostra sarà visitabile fino al 28 luglio secondo gli orari del Museo Storico Etnografico: sabato dalle 16.00 alle 18.30, domenica dalle 10.00 alle 12.00 e dalle 16.30 alle 19.00.
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