Attualità
Romagnano, la XIV edizione del concorso bandito dalla fondazione “la nosta Gent” ha una vincitrice
ROMAGNANO SESIA – La XIV edizione del concorso bandito dalla Fondazione “La nosta Gent” O.N.L.U.S., ha una vincitrice: l’ex notaio romagnanese Rossana Lenzi, che ogni anno partecipa, e non è la prima volta che vince, aggiudicandosi il premio di mille euro.
Il Concorso è bandito annualmente, secondo quanto richiesto dalle volontà testamentarie di Fernanda Renolfi, benefattrice della Fondazione. L’edizione 2020 del concorso richiedeva un elaborato originale sul tema: “Le note che raccontano la Valsesia e il Novarese: passato, presente e futuro”. I cinque lavori pervenuti sono stati letti ed esaminati da una Commissione Giudicatrice composta da: Albero Lovatto, Giada Pizzino e Piera Mazzone, che si sono ritrovati venerdì 19 febbraio, presso il Museo Storico Etnografico di Romagnano per confrontare e discutere i giudizi individuali, che non si discostavano molto tra di loro, perché il livello dei partecipanti era buono.
Hanno partecipato al concorso: Nicola ed Edoardo Brugo, figli del compianto Carlo Brugo, già Presidente del Museo e dell’architetto Magda Omodei Zorini, con: Gente e suoni nel giorno del Venerdì Santo a Romagnano e La banda suona; Rossana Lenzi: Musica in Valsesia: racconto in capitoli, Monica Rosolen, che non ha dato un titolo specifico al suo lavoro, adottando quello proposto come argomento del concorso e Luciano De Carlis, classe 1940, romagnanese, ma residente a Novara: “Valsesia e novarese “lirici”.
L’argomento proposto era molto ampio e si prestava ad analisi differenziate: tutti i partecipanti hanno colto l’importanza della musica come elemento che unisce la Comunità e qualifica l’appartenenza ad un territorio, evidenziando anche la dimensione diacronica. Del presente è stata offerta una lettura propositiva e già rivolta al “dopo Covid”. In ogni lavoro è emersa l’originalità di impostazione, con molti riferimenti inediti, come la panoramica sui cantanti lirici valsesiani e novaresi, tra i quali Guido Crevola, scomparso da poco. Il lavoro premiato è completo, raccoglie in una storia di comunità i molteplici elementi che stanno dentro la parola musica, scandendoli in modo “armonioso”.
L’archivio dei lavori presentati alle varie edizioni del concorso è ormai corposo e va a costituire una miniera di conoscenze utili anche per vivere questo presente difficile come un episodio nella storia, dal quale certamente si uscirà tutti insieme, rafforzati nella convinzione dell’utilità di fare squadra.
A causa del Covid quest’anno non ci sarà nessuna cerimonia ufficiale di consegna, né la presentazione pubblica dei lavori, che però saranno resi visibili con la pubblicazione sul sito ufficiale della Fondazione.
Il Consiglio Direttivo della Fondazione, costituito da Marisa Brugo, Presidente, Mauro Agarla, Matteo Martelli, Stefano Arienta e Antonella Manfrinato, sta già da tempo lavorando sull’argomento del concorso 2021, XV edizione, un tema molto interessante, che verrà comunicato a breve, confidando in una partecipazione numerosa e qualificata.
Piera Mazzone
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