Attualità
Romano Bertetti, affezionato amico del «Valsesiano»
Il Romano Bertetti l’avevo conosciuto tanti anni fa. Credo fosse quando, da poco staccata «su Quarona» come cronista del Valsesiano, avevo fatto un inventario delle associazioni del paese, da quella più attive a quelle un po’ meno ma che comunque capitava, durante l’anno, organizzassero qualcosa. E così era per la Società Operaia di Mutuo Soccorso, della quale mi aveva parlato appunto il Romano, nel suo ruolo, e anche qui non sono sicura, forse di segretario.
Una storia molto lunga, e all’inizio e poi per molti anni dopo, anche importante, per Quarona e i quaronesi, quella della SOMS. Nata, mi aveva raccontato Romano, allo scopo di assistere persone e famiglie in difficoltà, nel tempo aveva dato una mano a parecchia gente. Nel corso degli anni, con l’assottigliarsi del suo organico («Noi diventiamo vecchi» mi aveva detto, «e non è facile trovare un ricambio»), si era dovuta, per modo di dire, «accontentare» di consegnare a ogni Natale i pacchi dono ai più anziani.
Rimaneva comunque un appuntamento imperdibile: quello che per consuetudine cadeva nel giorno della festa dell’Immacolata, l’8 dicembre, data in cui la SOMS celebrava l’anniversario di fondazione e si riuniva per il pranzo sociale.
Non solo a questa associazione era affezionato Romano, che per tanti anni è stato tra i dirigenti della Sportiva Quaronese e attivo anche nei Marinai.
Non solo, ancora: assiduo lettore del Valsesiano, a casa sua aveva una raccolta personale ereditata dal papà Giovanni e che curava con attenzione e puntualità. Me l’aveva fatta vedere, affettuosamente rilegata, perché «il Valsesiano qui dalla famiglia Bertetti è sempre stato il benvenuto e non ce ne siamo persi mai nemmeno un numero». Avevo anche letto le poesie scritte da suo papà e dedicate all’antica pieve al monte: conservo un libro che Romano mi aveva regalato con le liriche del poeta Giovanni Bertetti.
Non lo vedevo da un po’, la sua scomparsa me l’ha però fatto ricordare allegro, chiacchierone, pronto alla battuta. Ai suoi familiari le condoglianze del «suo» Valsesiano.
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