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Sabato prossimo a Varallo verrà ufficialmente presentata la Fondazione Andrea Agliaudi

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VARALLO – Sabato 8 aprile, alle ore 11, in Biblioteca a Varallo verrà ufficialmente presentata la Fondazione Andrea Agliaudi che si è costituita a Postua il 14 giugno 2022 per volontà dei genitori, dei famigliari e dei più cari amici dell’artista, prematuramente scomparso a Noveis il 16 marzo 2017. Il Consiglio Direttivo è formato dal Presidente, Lorenzo Beccaro, Vice Presidente, Alessandro D’Alfonso, Segretario Davide Ceretti e Tesoriere Clarissa Sechi.

La Fondazione, che non ha fini di lucro, si propone di promuovere e valorizzare la produzione intellettuale e artistica di Andrea Agliaudi, attraverso attività ricreative di interesse culturale e sociale, anche mediante l’autenticazione, l’archiviazione delle opere e la redazione di cataloghi.

Saranno promosse iniziative che favoriscono la creazione di sinergie con il sistema artistico e culturale nazionale e internazionale, con gli artisti e con il pubblico: mostre, manifestazioni, seminari e convegni, con la pubblicazione degli atti, e nei prossimi anni, anche in collaborazione con altre Associazioni, Fondazioni, storici dell’arte e artisti, si vorrebbero elaborare progetti per ottenere finanziamenti per corsi di formazione, premi e borse di studio in memoria di Andrea Agliaudi.

Dopo la morte di Andrea un gruppo di amici aveva cominciato a inventariare e classificare le sue opere, creando un catalogo a colori, i cui proventi vengono interamente utilizzati dalla Fondazione per far conoscere e valorizzare la multiforme opera dell’artista, mettendone in rilievo le peculiarità e le possibilità di dialogo con i giovani. Sono già state organizzate mostre sul territorio, a Postua, Varallo, Prato Sesia, Guardabosone: con questa nuova mostra si è tornati nel cuore della Valsesia, ai luoghi della formazione culturale e artistica di Andrea, che frequentò il Liceo Classico “D’Adda” a Varallo, manifestando sin dai primi anni una straordinaria attitudine all’apprendimento delle lingue antiche e della matematica. Conseguita la maturità si iscrisse al corso di laurea in Disegno Industriale al Politecnico di Milano, poi nel 1998 si trasferì a Venezia, iscrivendosi alla Facoltà di Lingue Orientali, dove imparò l’Hindi, il Sanscrito e il Cinese. Negli anni successivi continuò ad approfondire la sua conoscenza della filosofia e dell’arte dell’estremo Oriente, manifestando interessi che spaziavano dalla logica all’astrofisica, dalla storia dell’arte e delle religioni all’etnologia, oltre alla musica e la fotografia.

In questo periodo si dedicò anche alla pittura, alla scultura su pietra, all’intaglio del legno e alla composizione di musica elettronica. Con l’avvento del Web 2.0 e il miglioramento dei software per l’elaborazione delle immagini, cominciò a interessarsi di arte digitale, sperimentando molteplici tecniche e cominciando a collaborare con i siti “DeviantArt” e “99designs”. Adottando gli pseudonimi di Alsob e Muffaelucciole, partecipò a numerosi contest, riscuotendo l’apprezzamento dei suoi committenti e vincendo diciotto primi premi. Entrò così in contatto con altri artisti di tutto il mondo, commentando le loro opere e ricevendone le influenze, avviando un vivace dibattito sulla digital art.

Nelle opere realizzate emergono le tematiche a lui più care: l’animalismo e la cultura vegana, l’ateismo, l’anarchia e l’ambientalismo, e traspare la grande passione per la natura e per i boschi della sua terra, nei quali ritrovava serenità e che scelse per l’ultimo appuntamento: il 16 marzo 2017, in un pomeriggio di sole.

Dopo l’inaugurazione sarà condiviso un aperitivo con tutti i presenti.
La mostra, a ingresso gratuito, sarà visitabile da martedì 11 a sabato 15 aprile, negli orari di apertura della Biblioteca. Inoltre sarà aperta al pubblico sabato 15 aprile dalle ore 15-18 e domenica 16 aprile sempre dalle ore 15-18.

 

Piera Mazzone

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