San Giovanni al Monte, il cerchio si chiude e tutto torna

QUARONA – Quello delle opere di «restauro e risanamento conservativo» cominciate nel maggio del 2023 con direttore lavori l’arch. Silvia Angiolini di Novara si era chiuso, a San Giovanni al Monte, circa un anno e mezzo più tardi.

San Giovanni al Monte, il cerchio si chiude e tutto torna

Un po’ dopo, e precisamente qualche giorno fa, si è chiuso un altro cerchio: quello cioè della ricezione materiale dell’intero contributo (elargito dalla Regione, su finanziamento da PNRR, in due tranche: 75mila euro subito e gli altri 75mila, per un totale appunto di 150mila, a interventi terminati) col rientro a regime quindi anche della parte economica del progetto.

L’operazione non è stata proprio delle più semplici: 75mila messi a disposizione e versati alle ditte e imprese incaricate fin dall’inizio poi, a cantiere avviato e portato avanti con successo, occorreva corrispondere, nei tempi fissati dalle normative, la somma ancora spettante e consistente nei restanti 75mila. L’allora parroco don Matteo, con un prestito infruttifero (che non prevede interessi), aveva anticipato (esattamente come funziona con le «anticipazioni di cassa» cui ricorrono diversi enti locali per pagare fornitori e/o erogatori di servizi nelle corrette tempistiche) l’intera cifra alla Parrocchia la quale l’aveva poi girata alle ditte e imprese appaltatrici.

Ecco, si diceva, nei giorni scorsi la definitiva chiusura del cerchio: la Regione ha versato la seconda tranche alla Parrocchia che a sua volta l’ha restituita a don Matteo. Al quale vanno i ringraziamenti della comunità: prima, per l’interessamento dimostrato nella messa a punto del progetto e, dopo, per il coinvolgimento personale che ha permesso di onorare termini e scadenze nel lungo iter compiuto per riportare la meravigliosa pieve all’antico splendore.