Attualità
Scuola Barolo, da settembre al Centro Giovanile “Pastore”
VARALLO – Il sopralluogo di mercoledì mattina all’Oratorio di Sottoriva ha «prodotto»: la decisione di traslocare il Corso Legno, cioè la Scuola Barolo, dagli spazi di Formont (ex Carceri) a quelli appunto del Centro Giovanile cittadino.
Da settembre prossimo le classi del Corso di Falegnameria, attivato dall’IS «Lancia» di Borgosesia all’inizio dell’AS 2021-2022, saranno due: la seconda e una nuova prima. Bellissima notizia: una scuola appena avviata che subito cresce, e in un periodo per nulla semplice, be’, fa davvero piacere.Il problema si è però manifestato subito: gli spazi di Formont non sono più sufficienti, bisogna trovarne altri, più ampi.
«La nostra Scuola Barolo» ricorda il vice sindaco di Varallo Eraldo Botta, che quando il Corso è stato istituito e poi è partito era alla presidenza della Provincia, ente cui competono gli Istituti Superiori, «è un meraviglioso fiore all’occhiello. Unica in Piemonte, è stato, direi, quasi un miracolo riuscire ad aprirla, in un tempo davvero molto complicato. E straordinario è il fatto che questa Scuola continui a crescere: ci sono un sacco di iscritti alla prima. Un segnale che noi amministratori dobbiamo cogliere: i ragazzi hanno bisogno di queste opportunità, è nostro dovere rendere disponibili mezzi e strumenti perché possano realizzare i loro sogni. Cercheremo di farlo sempre».
«La Scuola Barolo c’è, e continuerà a esserci» aggiunge Botta. «Facendo polemica, sterile e gretta peraltro, non si va da nessuna parte. Non sono le visioni limitate e le mentalità arretrate, ferme a cento anni fa, a garantire ai giovani la possibilità di guardare con fiducia al futuro. E’ necessario ragionare per territorio, non per “orticello”. E soprattutto mi fa specie che a mostrare totale assenza di elasticità mentale siano stati degli insegnanti, ai quali primi fra tutti dovrebbe stare a cuore la formazione dei nostri ragazzi. Quindi, le polemiche non ci interessano, sono i fatti a contare. La Scuola Barolo, che – ripeto – è un’eccellenza, da settembre si trasferirà nei locali dell’Oratorio nell’attesa di trovare una sede definitiva. Ed è questo il fatto che conta».
Immagine di archivio
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