Attualità
Serravalle grande cordoglio per la scomparsa di Ergila Bovolenta
GATTINARA – Il 18 agosto all’Hospice di Gattinara, nella stessa camera in cui tredici anni prima era morto l’amato marito Delfino, si è spenta Ergila Bovolenta, vedova Tiengo, dopo sei settimane di lotta contro la malattia che da sei anni, si era impadronita della sua lunga vita.
Ergila e Delfino si erano sposati nel Veneto e si erano trasferiti prima a Salussola – e a Biella nacquero i loro primi due figli: Cesarina e Gabriele – qualche anno dopo vennero a Piane di Serravalle in regione Bertola, poi acquistarono casa a Gattera, dove crebbero i figli, che nel frattempo, con la nascita di Gilda, erano diventati tre, i nipoti Ivan e Serena ed ora la gioia di Ergila erano i pronipoti: Andrea e Nicole, Luca e Mattia. Ergila aveva un cuore grande: era adorata dai bambini che amavano trascorrere le giornate in sua compagnia e gustare i cibi semplici e gustosi che solo lei sapeva preparare con tanto amore.
La figlia Cesarina spiega che la sua fortuna è stata proprio quella di aver avuto due genitori che si amavano tantissimo e vivevano per la famiglia, poi, commossa, sottolinea che la sua mamma: “Ha combattuto come una leonessa”, “Come va?” le chiedevano i medici e lei rispondeva: “Non c’è male grazie”. Negli ultimi giorni faticosi i figli avevano chiesto alla mamma cosa la preoccupasse: “Penso al domani…”, una risposta lucidissima e di speranza, perché lei era fermamente convinta di poter tornare a casa e riprendere la vita di sempre: con la bicicletta per mano, come appoggio, sarebbe ancora scesa al piccolo pollaio per accudire le galline e con l’aiuto della figlia avrebbe raccolto i frutti dell’orto. Ora, di lassù, certo coglierà i frutti di una lunga vita trascorsa al servizio degli altri, seminando bene e generosità.
Ergila e il marito Delfino ricordavano la mia nascita da genitori anziani, che mi avevano accolta come un dono prezioso, e io quindi la conosco da sempre. Oggi me la rivedo davanti agli occhi e mi pare quasi di riascoltare la sua voce: era una signora sempre ordinata, con “la testa a posto”, arguta e intelligente, sapeva distribuire ironia sui tanti problemi che l’affliggevano, poiché vedeva sempre la vita in positivo, e noi tutti, soprattutto ora, dovremmo prendere esempio.
Piera
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