Attualità
Serravalle: PUC, si passa alla fase operativa
SERRAVALLE – E’ stato avviato un nuovo progetto che vede «alla regia» l’Amministrazione comunale di Serravalle e il C.A.S.A., Consorzio di cui fa parte per la gestione della socio-assistenza. Rivolta ai beneficiari di reddito di cittadinanza con l’obiettivo di valorizzarli aiutandoli a «riscattarsi» e a tornare a sentirsi utili alla comunità, l’iniziativa dei PUC – Progetti Utili alla Collettività – entra ora nella sua fase operativa.
«Nei giorni scorsi» spiega l’assessore ai Servizi Socio-Assistenziali Marilena Carmagnola «la Giunta ha deliberato il primo progetto che avrà durata di un anno e sarà incentrato sulla tutela dei beni comuni. Sono previsti lavori volti alla riqualificazione di aree verdi; di pulizia e cura di parchi gioco e spazi che necessitano di manutenzione di attrezzature e arredi. Tale progettualità ora verrà quindi inviata al C.A.S.A. in modo che, partendo dall’elenco dei beneficiari di Rdc e dialogando con il Centro per l’impiego di Borgosesia – che è il Centro territorialmente competente – possa attivarsi per individuare sulla base di interessi e propensioni le cinque o sei persone maggiormente idonee per questo tipo di progetto. Per ciascuna, lo svolgimento di tali attività comporterà un impegno di una giornata lavorativa di otto ore a settimana. Vedremo poi man mano se farli lavorare insieme tutti lo stesso giorno oppure suddividerle su più giorni».
Chiaramente per la buona riuscita di tali progettualità è necessaria una sinergia molto stretta e uno scambio di informazioni costante tra il Comune, che ha il ruolo di coordinatore dei PUC, e il C.A.S.A. cui è affidato il compito di «accompagnare» tutto l’iter verificando, appunto, innanzitutto le reali «possibilità» dei percettori di tale reddito (alcune categorie di beneficiari sono infatti esonerate dallo svolgimento dei servizi di pubblica utilità). Per conto del Comune, a seguire tutta la parte burocratica sarà la dott.ssa Debora Gandelli che avrà il compito di gestire la piattaforma dedicata e monitorare costantemente l’andamento del progetto e dei soggetti coinvolti.
«Dopo mesi di programmazione» prosegue Carmagnola «arriviamo finalmente alla fase “pratica”. Covid permettendo, contiamo di fare i colloqui nelle prossime settimane per partire poi a tutti gli effetti nel mese di maggio. In base a come andrà questo primo esperimento vedremo poi di mettere a punto altri progetti partendo dalle potenzialità e competenze delle persone presenti nell’elenco dei beneficiari di Rdc. Quindi strutturati ad hoc su quelle che sono le loro propensioni».
Carmagnola esprime quindi grande soddisfazione per essere riusciti a concretizzare questa importante iniziativa che vede Serravalle come Comune-pilota. Un progetto di alto profilo: i PUC sono infatti lo strumento di applicazione del principio di restituzione sociale, un modo per evitare che il reddito di cittadinanza diventi una forma di parassitismo, e al tempo stesso rappresentano un’occasione di inclusione e di crescita sia per gli stessi beneficiari, perché tali progettualità sono strutturate in base alle loro competenze professionali e ai loro interessi, sia per la collettività, in quanto i progetti vengono individuati a partire dai bisogni della comunità locale.
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