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Servoz e Campertogno unite da una storia da raccontare

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Servoz e Campertogno unite da una storia da raccontare

CAMPERTOGNO – La storia che vi voglio raccontare inizia i primi mesi di quest’anno 2025 a Servoz, un ridente villaggio francese di 964 abitanti, nel Dipartimento dell’Alta Savoia della regione Alvernia-Rodano-Alpi. Negli ultimi mesi dello scorso anno si era stabilito di ristrutturare la locale chiesa parrocchiale; i lavori erano andati avanti velocemente.

Servoz e Campertogno unite da una storia da raccontare

Un addetto alle opere di restauro di un altare laterale, smontato un medaglione che si trova sulla sommità, aveva scorto una scritta a matita, un po’ consumata dal tempo ma ancora in buona parte leggibile: «Giacomo Martelli di Campertogno dalla Val Sesia pensa alla Marianna amata sposa. Oggi, 19 agosto 1945».

L’addetto aveva allora informato subito Mr. Alain Salvetti, nominato dalla municipalità responsabile dei lavori (mi hanno poi spiegato che in Francia gli edifici religiosi sono di proprietà della comunità e gestiti dal clero).

Mr. Salvetti, animato da curiosità intellettuale, aveva quindi deciso di scoprire qualcosa sull’artista. Tramite mail si era rivolto al Comune di Campertogno spiegando tutta la vicenda a Dina Traversaro che da parte sua aveva iniziato la ricerca su eventuali discendenti di Giacomo Martelli. Ignoro quanti ce ne siano ancora, con le varianti Martei o Martell, fra Rassa, Campertogno e Mollia. Dina si era ricordata che io sono Martelli da parte di mamma, la cui famiglia è di Campertogno da almeno dieci generazioni.

Mi aveva quindi messo in contatto con Alain, al quale avevo chiarito che, sì, effettivamente il Giacomo è il mio trisavolo. Conservo anche un ritratto postumo fatto eseguire da mio bisnonno Pietro all’amico Pier Celestino Gilardi, forse sulla base di una vecchissima fotografia. Avevo a quel punto inviato ad Alain notizie e immagini. In famiglia avevo sempre sentito parlare di questo antenato scultore in legno e pittore, ma non eravamo mai riusciti a sapere dove effettivamente avesse lavorato. Giacomo era nato nel 1814 a Campertogno. Nel 1845 troviamo appunto le sue tracce a Servoz; nell’anno successivo nacque mio bisnonno Pietro Martelli, che fu anche sindaco di Campertogno. Giacomo muore, purtroppo giovane, nel 1849, probabilmente in Savoia, dove si era recato per svolgere altri lavori.

Il 30 giugno siamo stati presenti all’inaugurazione della chiesa restaurata, ospiti della comunità. Il vescovo di Chambery ha consacrato l’altare nel corso di una toccante cerimonia, a seguire un ottimo e abbondante buffet.
Alain e sua moglie Francoise ci hanno ricambiato la visita in agosto, ed è stato bello fare loro conoscere le bellezze della nostra valle.

Andrea Annaratone

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