Attualità
Sostegno abitativo per le donne vittime di violenza
In vista della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne del 25 novembre la Regione Piemonte rafforza le misure concrete di contrasto e prevenzione con un nuovo intervento dedicato all’autonomia abitativa delle donne vittime di violenza, sole o con figli: alle Agenzie Sociali per la Locazione (ASLo) dei Comuni capoluogo di provincia sono così stati destinati 450.000 euro, provenienti dal Dipartimento per le Pari opportunità della Presidenza del Consiglio dei Ministri.
Sostegno abitativo per le donne vittime di violenza
Le risorse finanzieranno un’azione sperimentale, realizzata in collaborazione con i Centri Antiviolenza iscritti nell’Albo regionale, per offrire sostegno abitativo e percorsi di autonomia alle donne in uscita da situazioni di violenza. «La libertà passa anche dalla casa – sottolinea l’assessore alle Pari opportunità Marina Chiarelli – Uscire dalla violenza significa poter ricominciare, ma senza un luogo sicuro dove vivere non c’è vera indipendenza. Con questo intervento vogliamo sostenere chi trova il coraggio di cambiare vita, offrendo non solo un alloggio ma un futuro possibile per sé e per i propri figli. È una misura che unisce welfare, pari opportunità e dignità personale, e che conferma il nostro impegno quotidiano contro ogni forma di violenza e discriminazione».
L’iniziativa rientra nel Piano operativo del Piano Strategico Nazionale sulla violenza maschile contro le donne 2021-2023, in attuazione della legge regionale n.4/2016.
Gli sportelli ASLo lavoreranno in sinergia con i 21 Centri antiviolenza piemontesi per favorire l’incontro tra domanda e offerta di alloggi e sostenere contratti di locazione a canone concordato o soluzioni abitative in collaborazione con enti del terzo settore. L’assegnazione delle risorse sarà così distribuita: una quota uguale per le 8 ASLo di 43.750 euro per un totale di 350.000 euro, e una quota aggiuntiva complessiva di 100.000 euro da suddividere tra le 8 ASLo sulla base del numero dei Centri antiviolenza regolarmente iscritti nell’Albo regionale.
Con questo provvedimento la Regione conferma la propria volontà di costruire reti territoriali solide capaci di accompagnare le donne in percorsi di autonomia e reinserimento sociale. Perché, come puntualizza l’assessore Chiarelli, «la cultura del rispetto si costruisce con i gesti concreti».

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