Attualità
Stagione estiva sulle nostre montagne: «Ad Alagna impianti aperti dal 26 giugno»
Con Andrea Colla, direttore amministrativo di Monterosa 2000 spa, eravamo rimasti che la stagione dello sci stava andando benissimo: fatturati in crescita per entrambe le stazioni, Mera e Alagna, che quindi, come si era pensato mentre ancora si stava lavorando alla fusione, non si fanno concorrenza, anzi, sono complementari. In sostanza, la gestione unica ha dimostrato che il progetto era valido e assolutamente da realizzare.
Poi, con l’8 di marzo, a seguito delle disposizioni ministeriali per il contenimento del contagio, la chiusura totale e anticipata: «Il primo provvedimento assunto» ricorda Colla «è stato quello di mettere in sicurezza, essendosi interrotto il lavoro anzitempo, i dipendenti. Per gli stagionali, il cui contratto sarebbe scaduto un mese dopo, abbiamo fatto partire la Naspi, avviando cioè la disoccupazione. Per tutti gli altri sono scattate le ferie e poi la Cassa Integrazione in Deroga come previsto dalle normative».
«A metà maggio, con la ripartenza» prosegue Colla, «abbiamo ripreso le attività progettuali già in essere e la preparazione in vista delle necessarie e regolari manutenzioni. Lunedì 18 maggio siamo partiti con gli investimenti e le opere manutentive già programmate. In sintesi: dalla prima decade di marzo ci siamo fermati con le attività “sul campo”, ovviamente, continuando comunque il nostro impegno: a livello appunto di progettazione, portando avanti l’ordinario, e quindi il lavoro di segreteria, la contabilità. Nel frattempo, proprio in questi giorni, abbiamo definito, compatibilmente con le disposizioni governative e regionali, che ad Alagna la stagione estiva sarà inaugurata venerdì 26 giugno mentre per Mera la data stabilita è quella del 12 luglio. Intanto stiamo intervenendo con una parte di revisione generale della telecabina, lavoro che ogni anni va fatto in primavera e in autunno».
Appunto la stagione estiva: verranno organizzate iniziative e/o eventi? «Sia per Alagna che per Mera» spiega Colla «sono confermate le attività, non ci limiteremo al trasporto, che naturalmente avverrà con tutte le cautele e le precauzioni del caso. L’idea che ci guida è sempre quella di migliorare, perfezionare il prodotto offerto al turista. Certo, l’estate 2020 sarà particolare, non programmata con largo anticipo e quindi con calendari puntuali e precisi, bisognerà vedere quali azioni promuoverà il Governo in materia di contenimento».
La Valsesia ha molto da proporre a chi la frequenta, anche in una situazione come quella che stiamo ancora vivendo: «Personalmente, credo che il nostro territorio possa fare egregiamente la sua parte e che sarà meta delle vacanze prima di tutto di chi ha qui le seconde case e poi anche di un turismo in arrivo non da lontanissimo, da zone limitrofe, come la Pianura Padana, il Vercellese e il Novarese. Pensiamo a quante attività non a rischio, di gruppi ridotti e “protetti” come la famiglia, per esempio, si prestano le nostre montagne: escursioni, trekking, percorsi in mountain bike, camminate, tutte possibili in piena osservanza di ogni protocollo contro la diffusione del virus, garantendo il rispetto delle regole. I nostri paesi mettono a disposizione del turista uno svago più sicuro dei posti di mare. Io sono ottimista».
Per cui, già al lavoro da un po’, anche in vista della bella stagione: «Già. E mi piace sottolineare che per le necessarie opere manutentive ci stiamo avvalendo di forze “nostrane” e non di quelle di ditte terze, di cui non saremmo in grado di conoscere la provenienza, i contatti. Assumendo personale valsesiano diamo lavoro ai nostri ragazzi, rimaniamo sul territorio, creiamo un “circuito chiuso” dell’economia locale».
Con Andrea Colla ci siamo dati appuntamento a tra pochissimo, per parlare di alcune novità relative a Mera delle quali ci racconterà la prossima settimana.
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