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«Streghe nella notte»: la mostra all’Istorbive aperta fino al 20 dicembre
VARALLO – Lo storico Corrado Mornese nel 2004 pubblicò il volume «Strega. Ombra di libertà» e l’anno successivo l’Amministrazione Comunale di Varallo fece posizionare davanti a Palazzo D’Adda, sulle sponde del Mastallone, una lapide scolpita per ricordare Margherita Degaudenzi, «Custode dell’antica sapienza montanara», ultima strega massacrata in Italia. La «stria Gatina» fu infatti uccisa brutalmente a bastonate a Cervarolo nel 1828.
«Streghe nella notte»: la mostra all’Istorbive aperta fino al 20 dicembre
Ospitare una mostra sulle streghe in un Istituto della Resistenza rientra, come ha spiegato il direttore Enrico Pagano, tra le finalità dell’Istituto stesso: «La storia non può essere studiata a compartimenti stagni, in partizioni rigide. La storia, attraverso gli esempi del passato, aiuta a riconoscere le situazioni dell’oggi, mostrando come alcuni fenomeni contemporanei siano legati a quelle negazioni di diritti e di cultura delle quali furono vittime le classi più umili. La cultura montanara è sempre stata considerata marginale rispetto a quella elaborata nei grandi centri. Inoltre dalla mostra emerge il valore e l’importanza di alcune parole chiave come umiltà ed eresia».
La “caccia alle streghe” vede il suo acme nei secoli XVI e XVII, ma inizia ben prima e si conclude ben dopo. La mostra «Streghe nella notte. Roghi, torture, sterminio e un urlo di libertà» presentata sabato 16 novembre in un dialogo tra il curatore Corrado Mornese, il direttore della biblioteca Piera Mazzone ed Enrico Pagano, è composta di cinquantadue pannelli con testi esplicativi e 175 illustrazioni.
Le vittime dei roghi di streghe in Europa furono 51.328 secondo la stima più limitativa, ma se questa cifra venisse rapportata alla popolazione di oggi, sette volte superiore a quella del Cinque-Seicento, oggi sarebbe da rimodulare in trecentocinquantamila, e ciò dà a sufficienza l’idea della portata della caccia alle streghe nel vecchio continente.
Il Vaticano nel 1998 organizzò un convegno sull’Inquisizione e gli atti furono pubblicati nel 2003, cinque anni dopo e nel 2004 Papa Giovanni Paolo II compì un atto pubblico di pentimento per i misfatti e i crimini commessi dalla Chiesa al tempo dell’Inquisizione. Nel gennaio 2022 il Parlamento della Catalogna ha riabilitato ufficialmente tutte le donne condannate per stregheria in quella terra. Essendo la Catalogna una nazione dentro uno stato, quella deliberazione è un messaggio all’intera Europa.
La mostra sarà visitabile negli orari di apertura dell’Istorbive (da lunedì a giovedì dalle 8.30 alle 16, venerdì dalle 9 alle 13) fino al 20 dicembre 2024. Sono previste aperture straordinarie nei giorni di sabato 16, domenica 17, sabato 23, domenica 24 novembre, dalle 15 alle 18.
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