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Sul Cammino di Santiago, ognuno da solo ma con gli altri

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Sono tornati più di una settimana fa, i 32 pellegrini che, insieme al prevosto don Roberto Collarini, sono andati in pellegrinaggio sul Cammino di Santiago in una trasferta organizzata insieme a Walser Viaggi.
«Un’esperienza molto bella, molto intensa» ricorda don Roberto. «Tenuto conto che ognuno decide di partire e affrontare il Cammino per un motivo solo o per più di uno, e che comunque le motivazioni cambiano da me a te a lui. Chi vuole staccare dal quotidiano, chi desidera andare in cerca di qualcosa, o di quella parte di sé che vorrebbe ritrovare e con la quale gli è difficile confrontarsi. Alla fine il Cammino lo si fa però insieme, in gruppo. Non solo: durante le tappe, e noi ne abbiamo fatte cinque, si incontra tanta gente, con cui ci si ferma a parlare, ci si intrattiene, si scambiano reciprocità».
Don Roberto e i suoi compagni di cammino sono partiti da Sarria, città della Galizia, per raggiungere a piedi, dopo circa 115 km appunto strutturati su cinque tappe, Santiago.
«Considera che la pratica del Cammino era nata intorno all’anno Mille, quindi nei secoli sono stati costruiti monumenti, chiese, che costellano il tragitto. Lungo il quale naturalmente sorgono villaggi, dove i pellegrini si fermano a rifocillarsi e a dormire, negli ostelli, perché è tutto organizzato preventivamente. Un incedere calmo e tranquillo, scandito dal senso di condivisione e di appartenenza a un desiderio comune, anche se diverso nelle ragioni del singolo, anima ogni pellegrino. L’arrivo a Santiago è qualcosa di straordinario: si scende dalla collina, si scorgono le due guglie della cattedrale, la folla là riunita… una grande grande emozione!».
Atto finale di questa meravigliosa esperienza è stato il raggiungimento, in pullman, di Finisterre, il punto in cui si diceva che finisse il mondo. «E’ il luogo in cui tutti i pellegrini gettano un abito vecchio nell’oceano e raccolgono una conchiglia, simbolo del pellegrinaggio: con il suo dorso lamellato rappresenta le diverse vie che il cammino può imboccare, perché si parte dallo stesso punto ma poi si prosegue lungo strade differenti».

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