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Sulla gestione del Parco Magni «problemi di vario genere»: il vice sindaco Guida fa chiarezza

BORGOSESIA – «Mai avrei voluto che le dimissioni del gestore del bar del Parco Magni diventassero oggetto di una pubblica querelle, ma visto che i social sono diventati piazza di diffusione di notizie non corrette, mio malgrado, mi trovo costretta a fare chiarezza in questa situazione»: la vice sindaco Eleonora Guida, assessore con delega al Parco Magni, interviene sul caso dopo essere stata chiamata in causa da più parti con l’accusa di «affossare l’imprenditoria giovanile».
Sulla gestione del Parco Magni «problemi di vario genere»: il vice sindaco Guida fa chiarezza
In questi giorni si è saputo che da dopo l’estate i titolari che hanno in gestione il Parco Magni lasceranno l’incarico, la notizia si è diffusa tramite social e ha veicolato una serie di commenti.
«A fronte delle tante inesattezze che ho sentito in questi giorni, e per dovere nei confronti dei cittadini, ritengo necessario chiarire una volta per tutte quanto accaduto. Ho appreso la decisione del gestore del parco Magni di voler interrompere il contratto in quanto da parte sua non c’era la possibilità di ottemperare alle prescrizioni contenute nel bando. Documento che, forse, aveva sottovalutato al momento della sottoscrizione dell’accordo».
Guida spiega che, come indicato dal bando, il gestore non ha mai dovuto versare alcuna cifra al Comune per la gestione del bar, ma, in cambio, era suo compito svolgere alcuni adempimenti, tra cui: l’apertura dei cancelli del parco negli orari previsti, la manutenzione ordinaria del verde, la pulizia della toilette pubblica, l’organizzazione di almeno cinque manifestazioni e cinque eventi sportivi all’anno, l’erogazione del servizio bar e la gestione della chiesetta interna al parco per i matrimoni. Un pacchetto che dava la possibilità al gestore di creare le condizioni per avere un notevole afflusso di clientela e dunque di far fruttare al meglio la sua impresa.
«Purtroppo» spiega la vicesindaco «a fronte della buona volontà e dell’entusiasmo manifestati dal gestore all’atto della sottoscrizione dell’accordo, nonché della fiducia che io, il sindaco e tutta la Giunta abbiamo riposto in lui, ben presto si è evidenziata una situazione deludente: sono decine le segnalazioni che il Comune ha ricevuto da parte dei cittadini che lamentavano problemi di vario genere, dall’incuria del locale alla mancanza delle condizioni igieniche di base nella toilette, dalla mancata pulizia del parco alle difficoltà per chi voleva sposarsi nella chiesetta, fino al ritardo nell’apertura dei cancelli e alla trascuratezza dell’area “beach volley”. A questo si aggiunge» continua Guida «che gli eventi che dovevano essere organizzati non sono mai stati organizzati e che ci sono state inadempienze su tutti i punti cardine dell’accordo. La responsabile del servizio» conclude «ha più volte richiamato il gestore su tali mancanze, invitandolo bonariamente a rettificare il suo operato, arrivando in ultimo anche a prevedere sanzioni, ma evidentemente c’erano problemi per lui insuperabili, che l’hanno condotto a dare le dimissioni».
Chiariti i fatti, l’assessore Guida ci tiene a sottolineare l’aspetto umano della vicenda: «Esprimo al gestore la mia solidarietà, quando un imprenditore deve rinunciare al suo progetto, nel quale aveva profondamente creduto, è un vero dispiacere» dice la vicesindaco «ma da parte mia non posso che trovarmi d’accordo con la sua decisione perché le cose non potevano proseguire in questo modo: rappresento i cittadini e, a nome loro, devo fare in modo che il Parco sia fruibile nel modo migliore, con i dovuti servizi. Proprio ai borgosesiani ci tengo a far sapere che, a fronte dell’agitazione provocata dai social su questo argomento, stiamo già ricevendo espressioni di interesse per la gestione del bar del Parco, che sarà nuovamente oggetto di un bando quando diventeranno operative le dimissioni dell’attuale gestore, ossia il 30 ottobre 2025. Il nostro bellissimo Parco Magni merita di brillare, e sono certa che riusciremo a trovare chi avrà la capacità organizzativa per rendergli giustizia».

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