Attualità
Teatro Pro Loco gremito per il Gran concerto do gala dell’Orchestra di Fiati
Venerdì 29 marzo il Teatro Pro Loco di Borgosesia era gremito per l’atteso Concerto di Gala dell’Orchestra Fiati Città di Borgosesia, che la neo presidente Maria Ausilia cav. Festa Bianchet, nella sua presentazione ha definito «la massima espressione del lavoro musicale e concertistico».
La presidente ha ringraziato tutti coloro che l’hanno preceduta in questo incarico gravoso, ma del quale è davvero orgogliosa, perché si tratta di un prestigioso biglietto da visita per la Città di Borgosesia. Il suo lavoro si confronta e cresce in sintonia con quello degli altri membri del nuovo Consiglio Direttivo, composto da persone generose, di grande disponibilità e competenza. Il Maestro Giancarlo Aleppo è un’autorità indiscussa nel mondo musicale, orchestrale e bandistico, come dimostrato ampiamente attraverso l’attività concertistica, la trascrizione di numerosi brani per orchestra e l’invito a presiedere la Commissione del Concorso di Composizione di Musica Strumentale per Orchestra del Maggio Musicale Fiorentino 2019.
La presidente ha concluso ricordando come per il 2019 siano già state programmate collaborazioni importanti e concerti, che daranno all’Orchestra una sempre maggiore visibilità. L’assessore allo Sport ed alle Associazioni, Paolo Urban, in rappresentanza dell’Amministrazione comunale, ha voluto esprimere il suo plauso all’Orchestra e rinnovare la piena fiducia nelle scelte che tenendo conto di una lunga storia, sono sempre proiettate verso il futuro, testimoniato dalla presenza in Consiglio di persone che mettono al servizio dell’Orchestra le loro professionalità e tanta passione, in primis l’emozionatissima presidente Ausilia, quindi ha ribadito il pieno sostegno e l’appoggio dell’Amministrazione comunale.
Un ringraziamento particolare è stato fatto al pubblico attento e generoso negli applausi, a tutti i musicisti e all’infaticabile Maestro Giancarlo Aleppo, agli sponsor della serata: la Fondazione Cassa di Risparmio di Vercelli, la Ditta Palzola di Cavallirio e l’azienda floricola «Mulino dei Fiori» di Gattinara per l’elegante addobbo floreale di ortensie e camelie, che incorniciava il proscenio con una balconata fiorita.
Questo elegante appuntamento con la grande musica è una tradizione inaugurata ben ventisette anni fa, durante la presidenza dell’ing. Carlo Alberto Prosino, che non si è mai interrotta.
Il Maestro Giancarlo Aleppo ha ideato un programma ricco e variegato, che prevedeva nella prima parte celebri brani di musica classica, da lui riscritti per l’Orchestra di fiati, mentre nella seconda parte si cambiava decisamente tono, dalla rumba, allo slow arrivando al folk. Il concerto si è aperto con un pezzo d’arpa, pizzicata con grazia e maestria da Patrizia Virgone, poi il presentatore ufficiale, Andrea Vaudano, ha illustrato il ricco programma, introducendo i singoli brani e gli autori, da Wagner, autore di importanti drammi musicali, che richiedono la compenetrazione totale dell’Orchestra, che eliminò il recitativo creando un fluire ininterrotto di note, e caratterizzò i vari personaggi con cellule tematiche, è stato proposto il finale del III Atto dell’opera «Rienzi»che lo consacrò tra i più grandi compositori del suo tempo.
Di Rossini è stata eseguita l’ouverture de «La scala di seta», proponendo uno stile completamente differente come atmosfera e impostazione sonora: «Dai muscoli orchestrali ad una melodia più leggera». Questa «farsa comica», pur non essendo tra le opere più conosciute del Maestro pesarese, contiene in nuce spunti e temi che saranno rielaborati in opere successive, fissando per la prima volta lo schema della sinfonia rossiniana. La «Danza dei commedianti» nell’opera «La sposa venduta», del compositore boemo Smetana, è stata molto apprezzata, per le raffinatezze stilistiche e la freschezza d’impostazione. La prima parte del concerto si è chiusa con il celebre coro a bocca chiusa della «Madama Butterfly», mentre nella seconda parte si è dato spazio a generi musicali più leggeri, dalla rumba caraibica, «Frenesi», al brano che per anni caratterizzò la chiusura dei concerti di Elvis Presley, «Can’t help falling in love», fatta propria dal Maestro Aleppo che l’ha spogliata di tutto il superfluo per restituirla intatta nella sua essenza.
Applausi calorosi hanno preceduto i bis: dalla fantasia della «Sousa March», alle irresistibili trombe soliste di «Per un pugno di dollari»: Domenico Granieri e Fabrizio Botta. Particolarmente apprezzata è stata la presenza in Orchestra di tre giovani violoncellisti del Conservatorio di Novara: Eleonora Zedda, Davide Cocito e Marcello Zampogna. L’Orchestra ha dimostrato davvero di essere il luogo per fare musica, in qualsiasi forma ed espressione, quindi tutti coloro che ne condividono i valori e il progetto sono i benvenuti.
Al termine del concerto nel foyer del teatro, è stato offerto un rinfresco, che è stato molto gradito dai presenti come momento di condivisione e socializzazione.
Piera Mazzone
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