Attualità
Tenda di uccidere la moglie, uomo arrestato dai Carabinieri di Valdilana

VALDILANA – Ieri notte, intorno alle 3, una donna ha suonato al citofono della Stazione Carabinieri di Valdilana, in evidente stato di agitazione; messa in comunicazione con la Centrale Operativa di Biella, l’operatore è riuscito a calmarla ed a farsi spiegare la situazione, apprendendo che era stata ferita.
Tenda di uccidere la moglie, uomo arrestato dai Carabinieri di Valdilana
La Centrale ha quindi immediatamente inviato sul posto una pattuglia ed ha allertato i Carabinieri alloggiati nella Stazione che, appena aperta la porta, l’hanno vista precipitarsi all’interno terrorizzata. La donna era sporca di sangue ed aveva un vistoso taglio al mento, per cui è stato richiesto l’immediato intervento del personale sanitario del 118. Dopo averle fatto capire che era al sicuro, sono riusciti a farsi spiegare cosa fosse successo, e la signora, una cittadina marocchina che parlava poco l’italiano, ha riferito di essere stata accoltellata dal marito, all’interno della propria casa.
Mentre la donna veniva portata in ospedale, due pattuglie si sono quindi recate immediatamente nell’abitazione, trovando il marito della donna, anch’esso cittadino marocchino, in evidente stato di ubriachezza e con alcuni tagli alle mani, per cui è stato necessario farlo medicare in ospedale. All’interno della casa è stato anche rinvenuto e sequestrato un coltello da cucina, con tracce di sangue.
Al termine di un lavoro febbrile ed ininterrotto, in continuo contatto con il Pubblico Ministero di turno presso la Procura di Biella, i fatti sono stati ricostruiti tramite i rilievi scientifici svolti sul posto; inoltre, con l’aiuto di un interprete, è stata raccolta la testimonianza della donna. L’uomo è stato quindi arrestato con l’accusa di tentato omicidio e, su disposizione del magistrato, tradotto nel carcere di Biella.
Si ricorda che si versa nella fase di indagini preliminari e che l’indagato, da ritenere innocente sino a condanna definitiva, potrà portare elementi a sostegno della propria estraneità negli stadi successivi del procedimento.

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