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Tira già vento di paniccia a Locarno…

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LOCARNO – Le nostre nonne, per accendere il fuoco nel camino, usavano un «sacro» rituale che ogni mattina puntualmente si rinnovava: cercavano sotto la cenere i pezzi di brace «ch’i scamurchievu» e, con lievi e ripetuti soffi, li ravvivavano ponendovi sopra dei «candiôgn» (canapuli).

Ed ecco il miracolo: un flebile filo di fumo e poi, improvvisamente, una fiamma viva. Ebbene, questa antica pratica, sempre la stessa ma sempre nuova, si ripete ogni anno quando a Locarno si parla di paniccia.

La brace di quella dello scorso anno è rimasta viva sotto la cenere e le Saradure sono pronte per riaccendere i fuochi che cuoceranno la nostra 56esima paniccia con lo stesso spirito delle nostre nonne. L’esercito della paniccia è già pronto e schierato sotto il comando del suo Comitato: presidente Sergio Bettoni, vice presidente Piero Zanolo, segretario Primo Vittone. Fresche e nuove sono le maschere: Martina Gioria è la Saradüra e il suo Cainacc Alessio Gariup. Il calendario degli appuntamenti: domenica 12 febbraio il tradizionale Gir dël Pais. Giovedì 16 febbraio la Ceina dj’Ossi .

Domenica 19 la giornata della paniccia con il pranzo. Domenica 26 la 29esima edizione dell’Incontro degli Autori della Cansun dël Carlavé. Per informazioni e prenotazioni telefonare al 366 1347609 e/o inviare e-mail a prolocolocarno@gmail.com.
Le prenotazioni si intendono accettate solo se confermate da parte dell’organizzazione.

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