Attualità
Tiramani, annullata la sentenza d’Appello: con o senza rinvio?
Si attendeva per il 18 novembre la sentenza di Cassazione nell’ambito del processo sulla cosiddetta «Rimborsopoli Piemonte» che ha visto coinvolto, tra gli altri, anche l’attuale sindaco di Borgosesia on. Paolo Tiramani. E la sentenza è, nella tarda serata di lunedì scorso, in effetti arrivata. Non è che però sia così chiara. Se è evidente l’«annullamento senza rinvio» della sentenza d’Appello (condanna a 11 mesi dopo l’assoluzione in primo grado) per l’on. Riccardo Molinari, capogruppo della Lega alla Camera, che è quindi stato assolto in via definitiva, non si può dire altrettanto per quanto riguarda appunto Tiramani: assolto pure lui in primo grado, gli erano stati inflitti 1 anno e 5 mesi in Appello (luglio 2018, con successiva sospensione, da parte del Prefetto di Vercelli e in applicazione della Legge Severino, dalla carica di sindaco nella quale poco dopo, in seguito a ricorso, era stato reintegrato). E ora? Ora c’è sicuramente, pure per lui, annullamento della sentenza di secondo grado: con o senza rinvio? La matematica non è un’opinione, e non dovrebbe esserlo neppure la lingua italiana: a leggerla, la sentenza, è però vero che qualche dubbio lo suscita.
«A questo punto non posso che attendere le motivazioni» dice Tiramani. «Che potrebbero essere depositate nel giro di quindici giorni ma anche di tre/quattro mesi. Ovvio, sono soddisfatto che la sentenza d’Appello sia stata annullata. Se si dovrà ripartire da zero, lo farò. Certo, una vicenda che si trascina dal 2012 non può non segnarti: sono sereno, nonostante la fatica emotiva di tutti questi anni».
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