Attualità
Un delicato ricordo di Carla Morellato Cattaneo
VARALLO – Carla, una persona discreta, passata nella vita in silenzio, carica di un fardello di dolore che accettava, non con rassegnazione, ma combattendolo con tenacia. Aveva subito numerose operazioni alla schiena, che purtroppo non avevano dato gli esiti sperati, ma Carla, con il suo sguardo mite e tanta determinazione, camminava diritta nella Vita, cercando, fino a quando le è stato possibile, di essere utile e di aiutare gli altri: sessantasei anni sono stati davvero troppo pochi. Per qualche anno con il marito Luciano Cattaneo era stata una preziosa volontaria in Biblioteca, collaborando con Renzo Zenone all’inventariazione e catalogazione del prezioso “Fondo Valsesiano del fotografo Virgilio Carnisio”, donato da Virgilio Carnisio nel settembre 2009, composto da 1400 immagini, stampate su carta originale vintage, di Varallo, Crevola, Borgosesia e Valsesia in generale, in parte utilizzate per le pubblicazioni e in parte inedite. Virgilio Carnisio aveva già annotato sul retro di ogni fotografia un titolo e indicato la data, ma, per completare la descrizione, fu prezioso l’aiuto di Renzo Zenone per le foto di Varallo, di Carla e Luciano per Crevola, mentre per Borgosesia era stato chiesto l’aiuto di Primo Di Vitto, amico e collaboratore di Carnisio, e di Carlo Sassi, conoscitore della città e dei suoi personaggi.
Nell’estate 2010, in occasione dell’Alpàa, fu allestita una mostra dedicata a Varallo, Crevola e ai taragn valsesiani, seguita nel 2011 da una mostra di fotografie di Borgosesia: Carla c’era ed era felice di aver concretizzato un progetto complesso, ma che ebbe ottimi riscontri di pubblico.
Carla collaborò anche in altre iniziative della Biblioteca ed affiancò gli studenti che facevano lo stage, come Carla Luttore, che allora frequentava il liceo Artistico: con pazienza e gentilezza li seguiva, così come aveva cresciuto sua figlia Lorenza.
Negli anni le sue precarie condizioni di salute non le permisero più di recarsi in biblioteca, ma non mancava di partecipare allo scambio degli auguri, portando qualcuna delle sue specialità, dolci e salate, come la vita, come le persone, delle quali accettava pregi e difetti, senza interrogarsi troppo: lei era sempre aperta e disponibile e quel sorriso azzurro mi rimarrà nel cuore.
Piera Mazzone
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