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Un gruppo di medici israeliani in visita all’Ospedale Santi Pietro e Paolo

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Un gruppo di medici israeliani in visita all’Ospedale Santi Pietro e Paolo

BORGOSESIA – Si è svolta in un clima cordiale, venerdì mattina, 17 gennaio, la visita dei medici israeliani all’ospedale di Borgosesia, ultima tappa del tour che ha visto i professionisti visitare le strutture ospedaliere più importanti della nostra zona.

Un gruppo di medici israeliani in visita all’Ospedale Santi Pietro e Paolo

Accolti dal Sindaco Fabrizio Bonaccio e dalla vice Eleonora Guida, i medici israeliani hanno espresso grande apprezzamento per l’ospedale Santi Pietro e Paolo: «La modernità dell’edificio e la sua ubicazione hanno colpito i nostri ospiti» ha detto il Sindaco Bonaccio «da parte mia ho cercato quanto più possibile di mostrare loro l’accoglienza di cui sono capaci i borgosesiani desidera stabilirsi qui. Nella consapevolezza che siamo davanti ad un’opportunità molto importante, sia per i residenti sia per chi fugge da una situazione di conflitto».

L’incontro è il coronamento di un fitto lavoro di relazione e programmazione, che ha visto il Sindaco di Borgosesia molto impegnato negli ultimi tempi: «Si sta concretizzando, dopo pochi ma intensi mesi da quando è stato lanciato proprio qui a Borgosesia, nel corso della serata dedicata alla sanità» ha sottolineato Bonaccio «il progetto di integrare gli organici dei nostri ospedali con medici provenienti da Israele: incontrandoli, ho avuto conferma di quanto già mi era stato anticipato dal Direttore Generale dell’Asl, ossia che oltre a vantare profili di altissimo livello professionale, essi sono anche persone con tanta empatia e con la volontà di mettere la loro competenza al servizio della nostra sanità».

Dopo l’incontro con il Sindaco, i medici hanno visitato i vari reparti dell’ospedale guidati dal Direttore dell’Ospedale, dott. Federico Scienza, e dal Primario di Cardiologia, dott. Francesco Rametta: «La collaborazione con i medici israeliani offre nuove opportunità anche per il potenziamento dei reparti ospedalieri – ha dichiarato il dottor Rametta «l’arrivo di nuovi professionisti potrebbe consentire l’apertura di reparti cruciali come la cardiologia, che attualmente necessita di almeno otto specialisti per garantire la copertura 24 ore su 24, 7 giorni su 7».

Questa potrebbe essere una vera opportunità di svolta per la sanità locale: «Siamo davanti ad una soluzione innovativa che sta suscitando molto interesse, tanto che credo possa diventare un progetto pilota da estendere anche ad altre zone d’Italia afflitte dal nostro stesso problema di carenza di organici. Sul nostro territorio, essa ci permetterebbe di costruire un sistema sanitario capace di affrontare le difficoltà e le sfide di domani» ha concluso Bonaccio «oltre a quelli che abbiamo incontrato, altri medici israeliani stanno portando avanti l’iter burocratico per la presentazione dei documenti necessari all’Ambasciata Italiana a Tel Aviv, quindi nei prossimi mesi il progetto crescerà e si estenderà. Sono orgoglioso di poter dire che il lavoro di chi, come me, ha creduto fin da subito in questa possibilità sta portando i risultati sperati, per la tutela del nostro ospedale e della nostra gente».

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