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Un «Monte» di salute e benessere

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La montagna, tradizionale luogo di sport e svago, emerge oggi come potente alleato nella prevenzione e cura del sovrappeso e dell’obesità, particolarmente nei più giovani. Lo evidenzia lo studio MONTE, acronimo di «CaMminarmangiandO iN saluTE», approvato dal Comitato Etico dell’Università del Piemonte Orientale.

«Questo progetto, che ruota attorno al concetto di Montagnaterapia» spiega Marta Tadi, responsabile Commissione Alpinismo Giovanile e del progetto Montagnaterapia per il CAI sesserino «sostiene che la prevenzione delle conseguenze del sovrappeso e dell’obesità è più efficace del loro trattamento. Come? Abbinando la montagna a uno stile di vita sano e attivo. Il cuore dello studio MONTE è infatti cercare di capire e affrontare le cause che portano i più giovani a sviluppare sovrappeso e obesità in modo precoce. Attraverso l’osservazione diretta e un approccio olistico, lo studio valuta l’effetto dell’attività fisica all’aria aperta, di una corretta alimentazione e del rapporto con il cibo sulla salute dei partecipanti».

Escursioni in media montagna, svolte a un’altitudine non inferiore ai 1500-1700 metri e guidate da accompagnatori CAI Valsessera qualificati, costituiscono il fulcro dell’esperienza. Si aggiunge a ciò il monitoraggio in tempo reale dei valori di glicemia durante lo sforzo fisico, la valutazione della circonferenza vita, indice di massa corporea, pressione arteriosa, peso e abitudini alimentari. A completare il quadro è il counseling emotivo e nutrizionale, volto a gestire le emozioni, il rapporto con il cibo e lo stigma del peso corporeo.

«La Montagnaterapia, un programma terapeutico innovativo formalizzato dal Club Alpino Italiano (CAI) nel 2005, ma con radici ben più antiche» prosegue Tadi «sfrutta l’ambiente naturale della montagna come strumento di cura e riabilitazione per individui con problemi di salute mentale, fisica o sociale. Il contatto con la natura, l’attività fisica all’aria aperta e la socializzazione costituiscono i pilastri del programma, riconosciuti come potenti strumenti di miglioramento della salute e del benessere individuale. Numerosi studi hanno esaminato l’efficacia della Montagnaterapia. Tra questi, una ricerca pubblicata sul Journal of Environmental Psychology ha dimostrato che l’attività fisica all’aria aperta, come quella svolta durante le escursioni di Montagnaterapia, può mitigare i sintomi di depressione e ansia e migliorare la qualità della vita. Le evidenze fornite dallo studio MONTE, proposto per la prima volta nel 2022, apportano un importante contributo alla ricerca in questo campo, esplorando i benefici della Montagnaterapia sul metabolismo, sul diabete e sulla sindrome metabolica, specialmente tra i giovani. Queste scoperte ampliano la gamma di interventi terapeutici offerti dalla Montagnaterapia, confermando la sua efficacia non solo nel supporto della disabilità fisica e motoria e in pazienti oncologici, ma anche nella cura e prevenzione del sovrappeso e dell’obesità in bambini e adolescenti».
Lo studio MONTE rappresenta dunque un esempio eccellente di come l’approccio integrato alla salute e al benessere proposto dalla Montagnaterapia possa avere un impatto reale e positivo sulla salute dei più giovani.

«Il progetto “Camminarmangiando in salute” ha già dimostrato notevoli miglioramenti nelle abitudini alimentari e nello stato di salute generale di bambini e adolescenti in sovrappeso» puntualizza Tadi; «Infatti, i partecipanti al progetto 2022 hanno conseguito una riduzione media della circonferenza vita di 5-6 cm, una riduzione media della glicemia a digiuno dell’11%, del 13% della glicemia notturna e una diminuzione media di 2 punti dell’indice di massa corporea, migliorando non solo il profilo glicemico ma anche la forma fisica e raggiungendo il peso normale».

L’escursionismo terapeutico emerge dunque come una proposta alternativa, innovativa ed efficace per la cura e la prevenzione del sovrappeso e dell’obesità. Anche per l’anno 2023, lo studio MONTE «Camminarmangiando in salute» è supportato dall’Università del Piemonte Orientale attraverso lo staff sanitario di SCDU Endocrinologia del Dipartimento di Medicina Traslazione. Il progetto è stato inoltre condiviso con i pediatri di libera professione di Novara Nord, Arona, Borgomanero, ASL Vercelli e gli Istituti Comprensivi di Valdilana, Pray e Mongrando.
«La Montagnaterapia, insieme al progetto MONTE» conclude la referente «lancia dunque un appello per considerare la montagna non solo come luogo di svago e divertimento, ma anche come spazio di cura e benessere. Un messaggio significativo per le nostre comunità locali, che possono sfruttare un territorio ricco di bellezze naturali e opportunità per la salute. Questa è una risorsa da valorizzare e proteggere, per il benessere delle generazioni presenti e future».

La prima attività dell’edizione 2023 di «Camminarmangiando in salute» è prevista per domenica 25 giugno, con destinazione Valsessera-Oasi Zegna. Lo studio MONTE si svolge da giugno a novembre, con un’escursione al mese, ed è completamente gratuito per tutti i partecipanti, sia per i soci del CAI che per i non soci.

Per maggiori informazioni su questo importante progetto e su come partecipare, si può contattare Marta Tadi al numero 348 6963697 oppure visitare il sito www.caivalsessera.org, o www.camminarmangiandoinsalute.com.

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