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Un «pasto sospeso», vuoi contribuire?
Un «pasto sospeso», vuoi contribuire? E’ l’idea che l’Associazione Veterinaria per la Cooperazione Internazionale ha proposto in occasione della Festa della Fagnana di Pray con l’obiettivo di realizzare una raccolta di offerte da utilizzare per acquistare buoni pasto per i bambini delle scuole primarie di Coggiola, Crevacuore e Pray.
Associazione Veterinaria per la Cooperazione Internazionale
«Nel corso dell’anno scolastico 2023-2024» spiega il presidente Massimo Platini «l’associazione ha potuto donare circa 400 pasti (per un costo complessivo di 2.040 euro) a bambini che, altrimenti, non avrebbero potuto partecipare alle mense scolastiche dei nostri comuni. Ha avuto modo di farlo anche grazie alla approvazione del progetto “Nessuno Indietro” nell’ambito del bando “Fatto Bene” di Fondazione Valsesia che ha garantito un contributo di 600 euro. E l’intenzione è di proseguire su questa strada. In attesa dell’inizio del nuovo anno scolastico, si è però pensato di proporre una nuova modalità di finanziamento: piccoli contributi da parte di privati cittadini per garantire ai bambini di famiglie in difficoltà di frequentare ancora le mense scolastiche dei nostri paesi. Se consideriamo che condividere i momenti del pranzo con i propri compagni di scuola è un ulteriore strumento di socializzazione ecco, allora, come è importante non escludere i bambini sulla base delle difficoltà economiche delle loro famiglie e non farli sentire emarginati».
Platini evidenzia quindi quanto le mense scolastiche di ogni Comune del territorio abbiano tariffe sempre in aumento: «Il costo medio di un singolo pasto si attesta attualmente su una media di 4 euro arrivando, però, in alcuni casi anche a 5,30. In particolare proprio i bambini di famiglie ancora senza residenza, alcune delle quali arrivate in Italia con permessi di soggiorno da Paesi in cui non è garantita la sicurezza (Perù, Ucraina, Nord Africa, ecc.) ma anche alcune del nostro Paese senza contratti di affitto regolari non possono avere tariffe agevolate ma addirittura i loro genitori devono pagare la tariffa massima».
E prosegue: «Anche la scelta della nuova giunta di Pray di abolire qualsiasi forma di agevolazione a bambini e ragazzi che non abitano in paese viene a pesare ulteriormente sui bilanci famigliari di chi si trova in difficoltà e che, pur avendo un valore Isee basso, si vede costretto a pagare ogni buono pasto 5,30 euro. Certamente questa scelta può essere motivata da difficoltà di bilancio comunale ma rimane comunque una decisione a scapito dei ragazzi più svantaggiati; infatti il pasto scolastico può costituire per alcuni studenti una vera “sicurezza alimentare” giornaliera, forse l’unica in casi di estrema povertà».
La Festa della Fagnana ha riservato all’iniziativa un ottimo successo poiché sono stati donati ben 97 pasti del valore ognuno di 4 euro. L’associazione, pertanto, dal mese di settembre andrà a riproporre il «pasto sospeso» anche in altri ambiti.
Platini conclude evidenziando come l’AVCI abbia avviato già nel 2023 il progetto «Hai mangiato?» – rivolto a persone in particolare difficoltà economica – che provvede, a pagare pasti consegnati a domicilio: «Grazie anche a un parziale contributo della Fondazione Cassa di Risparmio di Biella che ha approvato la nostra idea abbiamo acquistato nel periodo ottobre 2023 – luglio 2024 ben 600 pasti e pure in questi mesi stiamo proseguendo con questo importante servizio di supporto».
Immagine di archivio
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