Un raccolto andato in… fumo

VARALLO – La Giuliana De Gobbi la conosciamo tutti.Passa spesso da me in ufficio a Varallo per chiedermi se corro sempre, quali gare ho in programma, se sono allenata eccetera eccetera. Abbiamo insomma uguali passioni.

Lei non corre più da anni ma si tiene comunque in forma: ogni mattina parte da casa praticamente appena dopo l’alba e, dotata di contapassi, percorre in su e in giù la città ma anche i dintorni (mi era capitato di incrociarla tra Crevola e Locarno). Qualche settimana fa è venuta a chiedermi se si sarebbe potuto fare «un piccolo articolo sul Valsesiano. Io che faccio ogni giorno lunghe passeggiate mi rendo sempre più conto di quanto la gente non porti rispetto all’ambiente che la circonda: ho cominciato a far caso alle cicche di sigarette che vedevo per terra, tantissime, un’infinità. E mi sono detta “perché non raccoglierle?”».

Insomma, dotata di una lunga pinza, nelle sue quotidiane peregrinazioni varallesi la Giuliana ha iniziato a raccattare tutti i mozziconi buttati e a infilarli dentro a sacchetti in plastica. Con grande sistematicità, e pure buona volontà, ha contato volta per volta a quanto ammontasse il «malloppo», ha classificato le buste piene di «cicche» catalogandole in base alle vie percorse e ripulite e alla cifra di sigarette recuperate. Arrivando, per ora (perché «sai quante ce ne sono ancora da raccogliere!»), a quota 12.089 mozziconi: solo nel periodo dal 3 al 17 marzo.
Martedì 21 marzo la Giuliana, con tutto il suo «bagaglio», è andata nell’ufficio del sindaco e ha consegnato la sua personalissima «collezione» di cicche.

«Dobbiamo tutti ringraziare questa signora» ha detto Pietro Bondetti, «che da sola ha pensato di dare una mano a pulire le vie cittadine e, contestualmente, a dare il buon esempio. Sulla base di questa sua lodevolissima iniziativa, chiedo veramente a tutti di fare più attenzione e di contribuire al decoro e all’immagine di Varallo: i posaceneri esistono anche all’aria aperta, usateli, non vi costa niente».