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Un sogno che si avvera: avviato il restauro delle stanze dell’eremita al Santuario del Cavallero

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Il primo tentativo non era andato a buon fine. Sebbene il progetto di restauro e ripristino funzionale del complesso architettonico-religioso del Santuario del Cavallero fosse stato apprezzato e ammesso alla valutazione, per esaurimento dei fondi messi a disposizione dal FAI, non venne poi finanziato. Ma l’odv «Amici del Cavallero», organizzazione di volontariato, nata proprio per valorizzare e promuovere questo sito, non si è data per vinta. Sapendo di avere in mano un progetto valido (redatto per conto del sodalizio dagli architetti Anna Ughetto e Francesco Guerzoni), ha deciso di provare un’altra strada partecipando al bando Arte+. E questa volta l’esito è stato positivo. Dalla Fondazione CRB (Cassa di risparmio di Biella) è infatti arrivato un contributo di 9.000 euro che permetterà di concretizzare il sogno dell’associazione: sistemare cioè le «stanze dell’eremita» – attualmente non accessibili in quanto travi, solette e tramezzi sono in cattivo stato di conservazione – per arrivare poi a realizzare una sorta di percorso di visita guidata che dia la possibilità a tutti gli interessati di scoprire l’intero complesso sacro, con la galleria degli ex voto, la balconata, i saloni del primo piano.
Dalla ricezione della bella notizia non si è perso tempo. I lavori sono infatti iniziati proprio nei giorni scorsi: un elicottero ha trasportato nel piazzale del santuario travi e materiali necessari per sistemare le stanze: quella al piano terreno che costituiva la vera e propria abitazione dell’eremita, e quella al piano superiore dove c’era l’essicatoio utilizzato per far seccare le castagne da cui poi ricavava la farina. Un primo indispensabile passo per la accessibilità in condizioni di sicurezza dell’intero complesso.
Una volta ultimati i lavori i volontari dell’associazione si attiveranno per riordinare e sistemare queste stanze, che si trovano nell’angolo sud-ovest della struttura e sono raggiungibili attraverso la scala esterna coperta sul lato sud. L’intenzione è di ricreare gli ambienti originari utilizzando elementi d’arredo in stile arte povera.

Il tutto con il fine di arrivare ad aprire un percorso di visite guidate per rivitalizzare l’intero complesso e di inserirlo in un contesto più ampio di valorizzazione della cultura del territorio.
Nell’attesa che quest’importante opera venga completata, fino al 30 agosto il Santuario è comunque aperto tutte le domeniche dalle 14 alle 17. Purtroppo quest’anno, a causa delle misure anti covid, non è possibile celebrare la consueta Messa.

I volontari dell’odv «Amici del Cavallero» saranno presenti a turno per illustrare agli intervenuti il progetto di riqualificazione e restauro del luogo sacro che potrà essere visitato indossando la mascherina e mantenendo una distanza interpersonale minima di due metri. L’accesso è consentito a una massimo di sei persone contemporaneamente. L’associazione, che in questi mesi si è comunque sempre attivata per mantenere pulite e per sistemare le aree limitrofe al Santuario, avrebbe voluto proporre diverse iniziative nel corso della primavera e dell’estate, in collaborazione anche con le altre associazioni coggiolesi ma, chiaramente, l’emergenza sanitaria di questi mesi ha fatto saltare i programmi. La speranza è ora di poter mettere in piedi qualcosa magari nel periodo autunnale o per Natale, festeggiando tutti insieme anche il bel traguardo raggiunto.

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