Attualità
Ventotto incontri all’anno: record per l’UniTre
BORGOSESIA – Mercoledì 27 novembre, dopo l’abituale «lezione» settimanale, nel salone del Centro Sociale di Via Giordano, si è svolta l’Assemblea dei soci dell’Associazione Culturale Università della Terza Età, UniTre .
Ventotto incontri all’anno: record per l’UniTre
L’incontro è stato preceduto da un ricordo affettuoso di Eralda Daffara, scomparsa all’inizio di settembre: lei era l’ultima socia fondatrice dell’Associazione, nata il 12 novembre del 1986. «Se n’è andata in sordina: in quarant’anni non era mai mancata agli appuntamenti settimanali, offrendo un’encomiabile testimonianza di volontariato» ha sottolineato Maria Grazia Passino Cappellaro, ricordando come Eralda, con le maestre Perino e Invernizzi, avesse frequentato le lezioni dell’UNITRE di Novara, decidendo di fondarne una a Borgosesia, della quale era stata da sempre la segretaria orgogliosa: «Eralda aveva una mentalità molto aperta ed ebbe la capacità di capire cosa rappresentasse, già da allora, l’Unitre».
La Presidente ha precisato che la sede dell’Associazione è stata mantenuta negli anni perché il Centro sociale è l’unico luogo di Borgosesia che possa mettere a disposizione la capienza adatta al numero di presenze della propria utenza che, negli ultimi anni, supera il centinaio di persone. E’ seguita la presentazione del bilancio 2023-24 che si è chiuso in positivo ed è stato approvato all’unanimità. Le quote d’iscrizione sono state mantenute a trenta euro, per permettere la più ampia partecipazione, e vengono utilizzate esclusivamente per il funzionamento dell’Associazione, poiché né la Presidente né i membri del Consiglio Direttivo ricevono alcun compenso, operando come volontari. La relazione morale della Presidente è iniziata con una premessa condivisa da tutti i presenti: «L’associazionismo è in crisi in generale». L’Associazione Università della Terza Età, però, a differenza di altre del territorio, prevede un esplicito rinnovo di anno in anno: «E’ un aspetto positivo: si deve sempre scegliere se partecipare”.
Analizzando il numero degli iscritti e le sue variazioni nel corso degli anni, partendo dal 2010, anno in cui l’Associazione fu regolamentata, in cui gli iscritti erano 89, si è registrato un incremento progressivo che portò gli iscritti a 157 nel 2018 /2019, poi ci fu una cesura nell’anno del COVID, in cui i corsi si chiusero a marzo. Gli incontri sono ripresi con regolarità nell’anno 2021/2022. “Il Covid ha modificato molte delle nostre abitudini ed anche i luoghi di provenienza degli iscritti ne hanno dato riscontro: il nutrito gruppo di persone che provenivano da Fara e Sizzano, si è notevolmente ridotto, mentre è aumentato il numero delle persone provenienti dalla Valsessera. La presenza dei borgosesiani ha subito una lieve flessione: nell’anno 2012/2013 erano il 58%, mentre adesso siamo al 44% circa. Da Serravalle arrivava un gruppo di una decina di persone, che ora si sono dimezzate. La presenza femminile è nettamente predominante rispetto a quella maschile». Attualmente le defezioni sono state bilanciate dai nuovi arrivi e il numero degli iscritti è in netta ripresa La Presidente ha analizzato i canali che portano ad iscriversi all’Associazione, partecipando agli incontri settimanali: «I nostri programmi vengono diffusi dai giornali locali, ma funziona soprattutto il “passaparola”, la comunicazione tra persone che condividono il piacere di ritrovarsi in un appuntamento settimanale che ha il significato di un incontro in uno spazio di cordiale accoglienza, dedicato all’aggiornamento ed alla divulgazione culturale».
Da parte del Consiglio Direttivo è forte la percezione dell’impegno nei confronti dei propri iscritti, che si traduce nell’elaborazione di tematiche molto varie. L’ingresso di nuovi relatori ha permesso di aumentare il numero delle discipline. La consuetudine dell’Associazione è quella di proporre lezioni frontali, alternate a visite guidate e gite: «Non ci sono corsi perché non si raggiungerebbe un numero di iscritti sufficiente per attivarli. Esiste una ormai collaudata collaborazione con le istituzioni del territorio: dalla Società Valsesiana di Cultura, al DocBi, alle scuole che mettono a disposizione locali e strutture in occasioni particolari, alla Biblioteca Civica di Varallo». Le Gite del 2023 hanno avuto come meta le due Capitali Europee della Cultura: Bergamo e Brescia, ma nel programma annuale sono previste anche visite guidate sul territorio. Al termine della relazione della Presidente, Teresa Perino Bocchio è intervenuta per far notare la quantità, qualità e diversità delle lezioni, che spaziano ampiamente nel mondo della cultura: «Alla promozione sociale e culturale e alla divulgazione si unisce il piacere di ritrovarsi e di condividere: si è accolti prima di tutto come persone». Questa Associazione Culturale che sta per festeggiare i suoi primi quarant’anni di attività è l’unica del territorio che riesce a riunire settimanalmente, per ben ventotto settimane l’anno, un’utenza che supera il centinaio di persone.
Piera Mazzone
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