Attualità
Varallo: biblioteca con nuove testimonianze d’arte
La Sala Conferenze della Biblioteca Civica “Farinone- Centa” di Varallo si è arricchita di nuove testimonianze artistiche, donate dal dottor Mario Remogna: quattro grandi tele di una Via Crucis dipinta dal pittore italo-francese Louis Boulanger, nato a Vercelli nel 1806 e morto a Digione nel 1867, che prese parte attiva al movimento Romantico e fu intimo amico di Victor Hugo
La Via Crucis (dal latino, Via della Croce – anche detta Via Dolorosa) è un rito della Chiesa cattolica con cui si ricostruisce e commemora il percorso doloroso di Gesù Cristo che si avvia alla crocifissione sul Golgota. Le stazioni della Via Crucis tradizionale sono quattordici, c’è anche chi aggiunge una stazione finale, quella dedicata alla Resurrezione. I quadri donati dal Dottor Remogna raffigurano: Gesù cade per la prima volta; Gesù incontra sua Madre; La Veronica asciuga il volto di Gesù; Gesù incontra le donne di Gerusalemme.
Accanto alle quattro stazioni della Via Crucis, è stata appesa un’incisione di Michel Ciry, che per l’ampiezza dei suoi temi potrebbe essere definito “artista europeo”. Ciry ha sperimentato le diverse forme di espressione artistica: pittura, disegno, incisione, ma anche letteraria e musicale. L’acquaforte il Figliol Prodigo, era stata donata al dottor Remogna dalla collega all’Ospedale Mauriziano, dottoressa Paola Avanzini che, ormai anziana e cieca, amava “farsi leggere la realtà”. Di quest’opera scriveva dunque in una lettera il dottor Remogna: “Capolavoro di umanità sofferente sembra un inno al silenzio: in realtà questo incontro tra un padre e un figlio si fa voce, parola, dialogo, che finisce per coinvolgere anche noi… quello dei due uomini era l’inverno del loro cuore e della mente, che si farà ora attesa e promessa di una primavera che verrà, per sempre”.
L’ultimo grande quadro a olio su tela, collocato nella parete dell’ingresso alla sala, raffigura La samaritana al pozzo, ed è stato restaurato da Jacopo De Dominici.
Per valorizzare i dipinti donati, l’architetto Ornella Maglione ha progettato la disposizione più adatta, mentre le luci della Sala sono state riposizionate dalla Ditta Selene, che ha aggiunto un faretto per illuminare meglio la Samaritana. Il Dottor Remogna si è fatto carico anche delle spese del restauro, del progetto espositivo, della collocazione dei quadri e dell’adattamento dell’illuminazione della Sala.
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