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A Monchezzola la dodicesima edizione della Giornata in ricordo degli Amici Alpini “andati avanti”

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Sabato 6 settembre si è tenuta a Monchezzola la dodicesima edizione della Giornata in ricordo degli Amici Alpini “andati avanti”

SERRAVALLE – Sabato 6 settembre si è tenuta a Monchezzola la dodicesima edizione della Giornata in ricordo degli Amici Alpini “andati avanti”, organizzata dal Gruppo Alpini di Serravalle. In molti sono saliti al rifugio: chi a piedi, chi usufruendo del pratico servizio navetta.

A Monchezzola la dodicesima edizione della Giornata in ricordo degli Amici Alpini “andati avanti”

Oltre agli alpini, familiari, amici, simpatizzanti, erano presenti membri delle Associazioni locali, autorità civili: Sindaco, Vice Sindaco, Assessori e Consiglieri, autorità militari: il Luogotenente Emiliano Saccoman, Comandante della Stazione di Serravalle, associazioni d’arma: il Presidente Sezionale degli Alpini Gianni Mora, rappresentanze dei Bersaglieri e dei Paracadutisti.

Dopo l’alzabandiera, il Parroco di Serravalle, Don Ambrogio Asei Dantoni, ha celebrato la Messa, all’interno del raccolto oratorio dedicato alla Madonna della Neve, esprimendo la sua soddisfazione per la numerosa presenza e ricordando nell’omelia che il giorno dopo Papa Leone IV avrebbe ordinato Santi due giovani: Pier Giorgio Frassati di Pollone e Carlo Acutis, esempi per la gioventù di oggi: “Il Gruppo Alpini che quest’anno festeggia i suoi cento anni, ha saputo ritrovarsi intorno a quei valori che non passano di moda: umiltà generosità, solidarietà, radici vive che si intrecciano nel sostegno e collaborazione prestati alle altre Associazioni. Il ritrovo a Monchezzola è significativo perché Fede e tradizione si fondono insieme”. La funzione è stata resa più solenne dai canti della Corale di Monchezzola. L’Alpino Ermes Pasteris ha recitato la Preghiera dell’Alpino.

All’appello degli Alpini andati avanti, scandito, come di consueto, dal Capogruppo Roberto Pozzato, nei cuori dei presenti riaffioravano volti, riecheggiavano le voci di tanti amici, richiamati con quel “Presente!”, mentre riecheggiavano le tre note del “Silenzio fuori ordinanza”, un segnale specifico che interrompe la musica e invita alla riflessione.

Pozzato ha ricordato che i membri del Gruppo nell’ultimo anno hanno dedicato gratuitamente 1200 ore per offrire assistenza alla viabilità durante le varie manifestazioni, per partecipare agli incontri promossi dai Gruppi del territorio, in occasione della raccolta alimentare e dei mercatini di Natale, e nell’organizzazione delle castagnate in paese, 900 per i ritrovi settimanali in sede e 200 per la gestione e la contabilità. Quest’anno sono stati fatti importanti lavori di manutenzione e messa in sicurezza del rifugio, installando una porta blindata, rifacendo il pavimento e risistemando un box nel quale vengono conservate le attrezzature, i tavoli e le panche vecchi sono stati sostituiti: “In occasione del centenario è stato realizzato un calendario 2025 particolare, arricchito da immagini inedite. Grazie ai mezzi messi a disposizione dall’Amministrazione Comunale, è stato risistemato il sentiero, devastato due volte dalle piene del Chezza”.

Al termine della cerimonia la proverbiale generosità degli Alpini si è manifestata in gesti concreti di sostegno alle Associazioni di volontariato operanti sul territorio. Il Capogruppo ha proceduto alla distribuzione di generose offerte: a Piera Mazzone in memoria di Ennio Reolon, fotografo degli Alpini, a Roberto Colombo, responsabile degli Amici di Lourdes, che hanno festeggiato i trent’anni, ai responsabili Caritas e San Vincenzo, completando la distribuzione di riconoscimenti del Centenario a Daniele Carmellino, Presidente dei Motodipendenti, ad Andrea Musano è stata donata una copia di Quota Cento per il Museo Piolo. Sono stati omaggiati Roberto Manzetti, Presidente dell’Associazione Bersaglieri, Vinicio Salmi e la moglie, che si prendono cura dei fiori del rifugio, Angela Faragi, che ha fatto all’uncinetto un centinaio di cappellini Alpini, montati in portachiavi. Sono stati offerti i guidoncini ai nuovi soci: Remo Renolfi, Riccardo Cavallari e Luciano De Carlis e a tutti gli Alpini del Gruppo la madrina ha distribuito il guidoncino e il portachiavi Alpino a ricordo dell’impegno profuso in questo anno tanto intenso.

Il Presidente Sezionale ANA, Gianni Mora, ha avuto parole di elogio per l’operosità e l’organizzazione del Gruppo di Serravalle: “Vorrei che tutti i Gruppi della Sezione fossero attivi e presenti come voi”. A queste parole si è aggiunto il Sindaco, Massimo Basso, che ha parlato a nome dell’Amministrazione Comunale, elogiando il Gruppo per questa toccante cerimonia annuale, che ricorda gli Alpini serravallesi scomparsi fisicamente, ma ben presenti nel cuore di ciascuno: “L’indifferenza è la peggior cosa che possiamo trasmettere ai nostri giovani, dobbiamo invece stare uniti, a partire dalla famiglia, partecipando alla vita sociale e sostenendo le numerose Associazioni di volontariato: dall’AIB ai Volontari del Soccorso, alla Pro Loco, alle Associazioni d’Arma: Bersaglieri, Alpini, Folgore, all’Arma dei Carabinieri, che ci viene invidiata da tutto il mondo”. Il Sindaco si è poi complimento con gli ultranovantenni che sono saliti fino al rifugio e con Don Ambrogio, parroco della gente e tra la gente, che quest’anno festeggia i quarant’anni di ordinazione sacerdotale.
Il Luogotenente Saccoman ha sottolineato come nell’appello avesse ascoltato molti nomi di persone conosciute: “Solo restando vicini a chi non c’è più capiamo dove dobbiamo andare: siamo orientati”.

Il pomeriggio si è concluso con la consueta ricca merenda cenoira in stile alpino, che ha riunito tutti i presenti attorno ai nuovi tavoli e alle nuove panche, intrecciando brindisi e ricordi. Naturalmente il primo tavolo è stato riservato ai “veci”, tra i quali sedeva il Cav. Sandro Barbieri, classe 1930, seguito a ruota da Demetrio Colangelo, novantaquattrenne.

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