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A Novara focus sull’emergenza Popillia japonica

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La Regione Piemonte, con gli assessori all’Agricoltura e all’Ambiente, ha incontrato a Novara le associazioni agricole, viticoltori e florovivaisti per fare il punto sull’emergenza Popillia japonica, il coleottero giapponese che da anni crea gravi danni alle colture in Piemonte, colpendo in particolare vigneti e frutteti.

Il tavolo tecnico, convocato dal Settore regionale Fitosanitario e servizi tecnico-scientifici con la partecipazione di Ipla Piemonte, è stato l’occasione per un confronto diretto con le aziende agricole interessate dall’emergenza fitosanitaria e per condividere le informazioni corrette per il contenimento dell’insetto.

L’assessore regionale all’Agricoltura ha sottolineato che la Regione ha voluto portare massima attenzione sul tema della Popillia japonica proprio nel Novarese, in quanto il problema è particolarmente sentito sul territorio. E’ sicuramente un punto di forza la collaborazione tra assessorati all’Agricoltura e all’Ambiente per individuare le strategie efficaci per il contrasto e il contenimento dell’insetto nocivo. Da anni la Regione è impegnata sul tema con programmi di ricerca e raccolta dati, attualmente in corso, e sono risultati efficaci l’impiego delle reti antinsetto, che la Regione finanzia alle aziende tramite bandi. Si sta valutando anche l’utilizzo dei droni e dal 2023 la Regione ha messo a disposizione le risorse per attivare un primo progetto in viticoltura e si è in attesa di avere l’autorizzazione dal Ministero della Salute.

L’assessore regionale all’Ambiente ha precisato che il Novarese è un territorio particolarmente colpito dalla presenza della Popillia japonica e che si è nella fase del contenimento di questo coleottero che arreca danni ad alcune colture e che qui non ha predatori naturali. Si stanno utilizzando diversi mezzi di contrasto, anche innovativi. Occorre continuare a investire su ricerca e innovazione che sono fondamentali per trovare le risposte adeguate che possano portare ad una soluzione del problema nel rispetto dell’ambiente e della sostenibilità.

L’emergenza in Piemonte è stata affrontata fin dal 2014, anno in cui è stata rilevata la presenza nella Regione, ed è ritenuto dall’Unione europea organismo nocivo da quarantena prioritario. Attualmente la Popillia japonica interessa parte del Piemonte, della Lombardia e alcune limitate zone della Valle d’Aosta e dell’Emilia Romagna. Il problema è quindi nazionale e dal 2016 è stato istituito un tavolo tecnicoscientifico nazionale. Dal 2022 il Piemonte è il coordinatore del tavolo nazionale.

Ogni anno il Settore regionale Fitosanitario presenta il piano annuale di contenimento sulle azioni necessarie per contrastare la diffusione della Popillia.

Tra i progetti di ricerca nel 2020 la Regione Piemonte ha costruito insieme ad altri 12 partners europei il Progetto Europeo Horizon per il periodo 2021-2024 su Popillia japonica a cui partecipano ricercatori italiani, svizzeri, francesi, tedeschi e spagnoli, proprio per mettere a punto le migliori strategie di contrasto.

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