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A Quarona serata dedicata ad uno stile alimentare corretto: “A tavola non si invecchia”

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“A tavola non si invecchia” è un adagio antico che invita alla moderazione nell’assunzione del cibo, principio ancora più “salutare” oggi, nella nostra società, dove spesso si mangia male ed in quantità eccessiva rispetto ai reali bisogni dell’organismo. A tavola non si invecchia anche in senso positivo: cioè ci si mantiene giovani e attivi se si mangia con qualcuno, scambiando due chiacchiere, per rilassarsi e non abbuffarsi. Quello che conta non è soltanto il cibo di per sé, ma anche l’atmosfera che riusciamo a creare intorno, l’ambiente sereno o meno in cui mangiamo, i pensieri che abbiamo: tutto questo può fare la differenza, perché anche il cibo più sano può, in certe situazioni, diventare veleno, come diceva Totò nella commedia Miseria e nobiltà, a volte si rischia di mangiare: “Pane e veleno”.

Il presidio Soci Coop di Borgosesia, in collaborazione con Croce Rossa Italiana – Comitato di Borgosesia e l’Associazione Villa Rolandi Onlus di Quarona, venerdì 24 maggio ha organizzato a Quarona, presso il Centro Sterna, un incontro con il dottor Mauro Brugnani, Direttore Struttura Semplice Dietologia ASL VC, il dottor Oliviero Filiberti, Direttore Struttura Complessa Nefrologia ASL VC, moderato dal dottor Augusto Cavagnino, Presidente dell’Associazione Villa Rolandi Onlus. Tema della serata: “Un corretto stile alimentare. Istruzioni per l’uso per mantenere sani cuore, reni e cervello”.

Non basta aver raggiunto l’obiettivo di allungare la vita media degli individui, ora la nuova sfida del futuro è la prevenzione: non più curare solo le malattie, ma curare la persona per far sì che non si ammali. Cavagnino ha rilevato con piacere la presenza di Sindaci e Amministratori pubblici, perché sono responsabili della salute dei cittadini e proprio da loro dipende il miglioramento dell’ambiente, premessa per mantenere una buona salute. Pier Franco Zaffalon, Presidente CRI, ha ricordato che la Croce Rossa non interviene solo nelle emergenze, ma: “Ci occupiamo di produrre salute per il futuro, facendo prevenzione”. Mario Bocchetta, che fa parte del Consiglio Direttivo dell’Associazione Villa Rolandi, ha spiegato come da sempre la COOP sia attenta alla salute e spesso anticipi la normativa, promuovendo cibi genuini e sani e facendo attività di educazione alimentare.

Le malattie cardiovascolari rappresentano il 48% delle cause di morte, mentre alle malattie tumorali è ascrivibile il 40% dei decessi: quindi questi sono i due principali “nemici” da combattere, migliorando il proprio stile di vita, cercando di prevenire le malattie, anche attraverso l’adozione di una corretta alimentazione. Oliviero Filiberti, nefrologo, ha parlato di prevenzione primaria, sulle persone sane, secondaria per coloro che, pur in assenza di sintomatologia, presentano patologie, terziaria sulle persone già colpite da malattie, per prevenire le recidive, accennando ai fattori di rischio non modificabili, legati all’età, al sesso e alla familiarità e a quelli modificabili: fumo, pressione alta, obesità, alterazioni lipidiche, colesterolo, trigliceridi, diabete, errori dietetici, sedentarietà. Mauro Brugnani ha introdotto il concetto di “epigenetica”, una recente branca degli studi genetici a complemento degli studi genetici tradizionali, che si occupa dei cambiamenti che influenzano il fenotipo senza alterare il genotipo, studiando tutte le modificazioni ereditabili che variano l’espressione genica, pur non alterando la sequenza del DNA: “Nel nostro organismo ci sono interruttori che si accendono e si spengono su fattori ambientali, è inoltre importante conciliare il modo di alimentarsi con quello di produrre il cibo. Vivendo in un ambiente “obesiogeno”, che favorisce l’accumulo di peso, si parla di “Globesity” il mondo che ingrassa, quasi un’epidemia, e il sistema sanitario non è più in grado di reggere il costo della malattia”. Brugnani ha preferito però porre l’accento sulla “nutrizione positiva” piuttosto che “restrittiva”, incentivando la “Wind Wind Diet” rispetto alla “Lose lose diet”, invitando a leggere con attenzione l’etichetta dei prodotti ed a privilegiare gli alimenti più semplici e conosciuti: “Vale il principio di chiedersi se nostra nonna conosceva quel cibo”. La “dieta mediterranea”, identificata dall’UNESCO come un bene immateriale dell’Umanità, che fu scoperta da un medico statunitense che era in Italia durante la seconda guerra mondiale e aveva notato che non c’erano molte delle patologie presenti in America, suggerisce i principi per assumere cibo: buono, pulito e giusto, parafrasando Carlo Petrini.

Dal dialogo con il pubblico, tra il quale c’era un signore di novantasei anni, che gode di ottima salute, sono emerse molte domande e sollecitazioni, perché la conoscenza è sempre un efficace strumento di prevenzione. Il Sindaco di Postua, Maria Cristina Patrosso, biologa e genetista, ha ringraziato gli organizzatori della serata ricordando che presto nella Valle di Postua si aprirà un “Cammino della salute”.

Al termine della serata Ipercoop di Borgosesia ha offerto un rinfresco con cibi salutari e biologici, che rispecchiano i principi di buona educazione alimentare.

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