Attualità
«Abituati a lavorare nell’ombra, continueranno a fare il bene, per la Valsesia e per l’Italia»
Riceviamo e pubblichiamo.
Venerdì scorso 17 aprile è stato registrato il servizio poi andato in onda su Rai3 sulla riapertura dell’Ospedale di Gattinara, cosa di cui siamo tutti felici.
La comprensibile necessità di contenere il servizio televisivo nel tempo disponibile ha fatto sì che i ringraziamenti più dovuti siano stati tagliati, per cui vorrei completare quello che non è stato trasmesso in televisione.
L’idea della riapertura degli ospedali di Varallo prima, e di Gattinara poi, è stata una iniziativa di alcuni medici che hanno preferito restare nell’ombra, o completamente anonimi, e a loro va il mio primo caloroso ringraziamento. Da lì abbiamo dovuto vincere una certa diffidenza iniziale di chi credeva che il progetto non fosse possibile, ma quando le amministrazioni di ASL provinciali e regionali e l’Unità di crisi regionale sono state messe a conoscenza dell’idea, il supporto è stato incondizionato ed è andato al di là del colore politico. E qui va il mio secondo ringraziamento, perché tutti – fino ai vertici dell’unità di crisi – hanno risposto alle nostre chiamate.
Per vincere questa diffidenza iniziale, è stata determinante la disponibilità degli Alpini, e più precisamente della sezione di volontari della Protezione Civile, sezione ANA della Valsesia, che prima hanno appoggiato l’iniziativa con la loro disponibilità e poi, in cooperazione con i volontari della Protezione Civile di Gattinara, hanno fatto un lavoro straordinario in pochissimo tempo per rendere l’Ospedale disponibile.
Al di là delle foto di rito, la Valsesia deve ringraziare anche medici, paramedici, e volontari che sono (cito) «abituati a lavorare nell’ombra e continueranno a fare il bene per la Valsesia e per l’Italia». Grazie!
Emanuela Buonanno
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