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Al santuario di Roncaglio mostra sulla Beata Armida Barelli

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Al santuario di Roncaglio mostra sulla Beata Armida Barelli

VARALLO – Domenica 14 luglio, a distanza di poco più di due anni dalla cerimonia di beatificazione tenutasi nel duomo di Milano il 30 aprile 2022, nel santuario dell’Ausiliatrice verrà inaugurata una mostra in onore di Armida Barelli.

Al santuario di Roncaglio mostra sulla Beata Armida Barelli

Con questa iniziativa, servendosi dei pannelli illustrativi che sono stati forniti gratuitamente dall’Istituto Toniolo, la comunità parrocchiale di Locarno intende celebrare la conclusione del processo di beatificazione nei confronti di chi ha affiancato padre Gemelli nella fondazione dell’Università Cattolica diventandone segretaria e ha fatto nascere la Gioventù Femminile dell’Azione Cattolica.

La ragione di questa celebrazione è da ricercare negli importanti rapporti che la famiglia Barelli ha avuto con la nostra frazione a partire dal primo ventennio del secolo scorso. Infatti il santuario sorto in località Roncaglio ha avuto come madrina, il giorno della posa della prima pietra, 14 aprile 1929, la mamma di Armida, la signora Savina Candiani che aveva sposato Napoleone Barelli, appartenente all’alta borghesia liberale e risorgimentale.

L’incarico di madrina se l’era meritato essendo stata la prima grande benefattrice, senza il cui contributo morale e finanziario l’opera auspicata dal parroco mons. Giuseppe Delsignore non sarebbe stata realizzata.
Inoltre fu lei a convincere il figlio, l’ing. Pier Fausto Barelli, tornato incolume dall’esperienza della guerra, a elaborare gratuitamente il progetto.
La figlia Armida ha soggiornato con lei in casa parrocchiale di Locarno la prima volta nel 1918, ritornando poi nel 1940 con le giovani della diocesi novarese appartenenti all’’Azione Cattolica Femminile convenute sul piazzale del santuario per ascoltarla dalla sua viva voce.

Dunque ben tre membri di questa famiglia milanese sono legati a Locarno e la Mostra ci offre l’occasione per esprimere sentimenti di riconoscenza verso la madre Savina e il figlio Pier Fausto e di devozione alla Beata Armida. Attraverso i pannelli viene illustrata la sua vita, dall’infanzia fino alla morte, con testi, fotografie d’epoca e fumetti che raccontano, ciascuno, una tappa fondamentale della sua vicenda terrena.

A conclusione del percorso un prospetto cronologico ricorda i più importanti eventi che hanno segnato l’Italia nell’ambito della politica e delle lotte per l’emancipazione femminile. L’appuntamento di domenica 14 luglio si svolgerà secondo il seguente programma: alle 15 accoglienza da parte del parroco don Matteo Borroni; alle 15,30 intervento di Barbara Pandolfi, vice postulatore della causa di beatificazione; alle 16 intervento di Maria Rizzotti dell’Azione Cattolica; alle 16,30 recita del rosario; alle 17 celebrazione della Santa Messa. La mostra rimarrà aperta tutte le domeniche pomeriggio fino al 29 settembre.
silvano pitto

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