Raccolta fondi per avviare a Crevacuore un presidio di accoglienza per soggetti colpiti da Covid-19

L’Auser Valsessera e l’Unione Montana del Biellese Orientale, con la collaborazione dei Comuni sesserini e del Comune di Valdilana, hanno avviato una nuova iniziativa per fornire un urgente aiuto ai cittadini colpiti da Covid-19 che hanno bisogno di un periodo di isolamento assistito. Il progetto, chiamato «per NOI», si propone di sostenere l’avvio a Crevacuore – presso l’attuale Albergo San Rocco rilevato dalla stessa Unione Montana e con la gestione dei Servizi Sociali – di un presidio di accoglienza per soggetti fragili già affetti da coronavirus in via di guarigione e dimessi dagli ospedali per i quali il rientro al domicilio non è però ancora possibile.
«La struttura, opportunamente attrezzata per lo scopo» spiega il presidente dell’Unione Montana, Gian Matteo Passuello «permetterà ai malati di trascorrere un sereno periodo di isolamento, assistito da personale qualificato dei Servizi sociali, in attesa della completa guarigione e di poter così far ritorno alle rispettive residenze».
Auser Valsessera e altri volontari di associazioni che si renderanno disponibili garantiranno il servizio di portineria e faranno fronte alle esigenze logistiche e organizzative della struttura. Per sostenere i costi straordinari che il progetto comporta, gli enti promotori hanno, appunto, avviato una raccolta fondi e invitano tutti coloro che ne hanno la possibilità di contribuire con una donazione. Il versamento va effettuato sul conto corrente intestato all’Auser Valsessera presso la filiale Biverbanca di Pray, Iban IT06N0609044690000001000757, causale: OT un aiuto per i colpiti dal Covid-19.
Biverbanca ha assicurato l’assenza di commissioni sull’operazione di versamento ricordando di premettere nella causale OT.
«Confidiamo nell’aiuto dei cittadini» conclude Passuello; «Siamo stati grandi nelle altre occasioni in cui abbiamo collaborato tutti insieme, dalle iniziative in favore della popolazione terremotata di Pieve Torina al progetto “Noi per Davide”; ora, facciamo qualcosa “per noi”, per le esigenze della nostra valle e della nostra gente che ha bisogno di essere aiutata nella delicata fase della guarigione».

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