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Ampliamento Liceo «Ferrari» di Borgosesia: forse già in aprile la posa della “prima pietra”

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In sede di conferenza stampa, lunedì 9 dicembre è stato presentato il prospetto dei lavori che nei prossimi mesi interesseranno tre istituti superiori valsesiani: il Liceo Scientifico G. Ferrari, l’ITIS di Borgosesia e l’Istituto Superiore d’Adda di Varallo. Si tratterà di una serie di interventi volti a migliorare la sicurezza e la funzionalità degli edifici scolastici e per la cui realizzazione verranno investiti quasi 2 milioni di euro provenienti dal fondo ministeriale «Scuole innovative» e da un finanziamento erogato dalla Provincia. L’incontro, tenutosi in Municipio a Borgosesia, ha visto la partecipazione del sindaco Paolo Tiramani, del presidente provinciale e sindaco di Varallo, Eraldo Botta, primi sostenitori di questo progetto, insieme a Pier Mauro Andorno, vice presidente della Provincia, Gianna Poletti, consigliere comunale e provinciale, Gian Mario Morello, assessore provinciale con delega all’Edilizia scolastica, e Marco Crociani, tecnico progettista.
A destare maggiormente interesse è senz’altro l’intervento programmato per il Liceo G. Ferrari, che vedrà la propria sede finalmente ampliata con un numero di aule sufficienti a ospitare tutte le classi dell’istituto. Dal 2009, proprio per la carenza di spazi, gli studenti del «Ferrari» sono obbligati a trasferirsi a turno nelle aule dell’ITIS per svolgere la normale attività scolastica. Per rimediare a questo problema, sempre nel 2009, erano iniziati i lavori di costruzione di una palazzina aggiuntiva, situata a fianco della sede principale, che avrebbe ospitato alcune classi; tuttavia, per ritardi dovuti alla burocrazia e soprattutto a causa del fallimento delle ditte a cui era stato affidato il cantiere, i lavori di costruzione si erano arrestati appena dopo qualche mese. Ora, finalmente, grazie all’investimento di circa 700mila euro, il progetto iniziale verrà concretizzato e, ottimisticamente, già il prossimo anno scolastico la palazzina potrà ospitare quattro nuove aule-laboratorio multifunzionale. Come ha illustrato il tecnico progettista Marco Crociani, pur conservando lo «scheletro» già precedentemente costruito, il nuovo edificio sarà a elevatissima prestazione soprattutto grazie all’installazione di pannelli fotovoltaici e di un cappotto che ne diminuirà la dispersione termica, riducendone il consumo energetico pari a zero; tutto questo mantenendo una certa coerenza con i colori e i materiali della scuola. Esternamente, il passaggio tra le due strutture sarà agevolato da un camminamento e sarà aperto un ingresso ulteriore che consentirà l’accesso anche ai mezzi di soccorso. I tempi per il completamento dell’intervento sono molto brevi; in questi giorni saranno pubblicati i bandi per l’istituzione delle gare d’appalto con le quali si decideranno le ditte responsabili dei cantieri per la realizzazione dei lavori. In questo caso, sia il presidente provinciale Eraldo Botta che l’assessore Gian Mario Morello hanno assicurato massima attenzione e una verifica rigorosa dell’affidabilità nella nomina dei responsabili dei lavori, per evitare che si ripeta quanto accaduto nel 2009 e nel 2014 con entrambe le ditte di costruzioni fallite e il cantiere abbandonato. La posa della prima pietra potrebbe avvenire già il prossimo aprile, dopo l’approvazione del progetto, e il lavoro, se non subirà troppi ritardi, potrebbe essere finito per l’anno scolastico 2020/2021. Per quanto riguarda i progetti presentati per l’ITIS S. Lirelli di Borgosesia e l’Istituto d’Adda di Varallo, i lavori di restauro interesseranno le parti esterne dei due edifici e, probabilmente, si concentreranno nel periodo estivo, a scuole chiuse. Con un investimento pari a 800mila euro, sarà sostituito il cappotto esterno dell’edificio che ospita le aule e la presidenza dell’istituto professionale di Agnona; a questo in futuro, probabilmente, seguirà un secondo lotto di opere che riguarderà il secondo edificio che ospita i laboratori. Infine, le facciate esterne della scuola varallese ormai completamente degradate, saranno restaurate per dare all’immobile un aspetto migliore; insieme a questo intervento, si procederà con la sostituzione di tutti i serramenti con nuovi infissi isolanti, per una spesa totale di 600mila euro. Dalle parole dei sindaci delle due città interessate e dei rappresentati provinciali emergono soprattutto l’esigenza e la voglia di donare ai giovani strutture funzionali, adatte a loro per far maturare i loro interessi e le loro idee e a contenere una parte fondamentale della loro vita, ma, al contempo, anche edifici ecocompatibili e sicuri.

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