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Assegnata la Borsa di Studio istituita in memoria di tutti i cuochi della Paniccia

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Sabato 1 febbraio il Teatro Civico ha ospitato la tradizionale Serata Culturale, organizzata dal Comitato Carnevale di Varallo, che si è aperta con l’assegnazione della Borsa di Studio, istituita in memoria di tutti i cuochi della Paniccia, assegnata al miglior allievo del terzo anno del corso di cucina: Michael Colombo. Il Dirigente Scolastico Alberto Lovatto e la Vice Preside, professoressa Giovanna Cannas, hanno ringraziato il Comitato Carnevale per la sensibilità dimostrata nei confronti della scuola che concretizza la propria missione in eccellenze come il ragazzo premiato. Alberto Lovatto ha letto un breve curriculum del premiato: “Michael, nel corso del triennio, ha raggiunto ottimi risultati scolastici dimostrando interesse e applicazione costante in tutte le materie, ha dimostrato serietà nello studio e forte interesse nelle esercitazioni pratiche, interesse che lo ha portato a partecipare attivamente alle numerose attività extrascolastiche proposte dalla scuola. Ragazzo educato e volenteroso, desideroso di apprendere, ha espresso sin da subito la volontà di effettuare esperienze di alternanza scuola-lavoro (Ristorante Piane Belle a Varallo, Hotel Excelsior Planet di Cervinia e Hotel Mont Blanc Courmayeur), anche in questi contesti ha dimostrato notevole interesse per la professione ottenendo valutazioni positive dalle strutture che lo hanno ospitato in stage”.

Marcantonio gli ha consegnato la borsa di studio con una raccomandazione: “Nella tua carriera nel campo della ristorazione non dimenticare le tue radici e soprattutto l’identità valsesiana”.

Il Presidente del Comitato Carnevale, Simone Berardi, ha sottolineato come cuore e passione siano i due elementi inscindibili per portare avanti la tradizione del Carnevale e che la borsa di studio viene sempre sostenuta da privati che vogliono mantenere viva la memoria di tutti i cuochi della Paniccia, premiando l’impegno e la determinazione di un giovane che rappresenta il futuro.

Lo spettacolo: “Manauft e la grande Carta di Varallo del 1688” anche quest’anno è nato da una felice idea di Simone Mancini e Gianni Nettis. Le ricerche storiche sono state fatte da Maurizio Dealberto, Corinna Gualdi, Andrea Guidi, Laura Manca, Francesca Pedretti, Arianna Sommacal, mentre Peppo Schiavone, Enzo Lippi e Ivo Costantini hanno curato la parte iconografica. L’occasione è stata la realizzazione, all’interno del progetto Waral, da parte dell’artista Matteo Capobianco, di un murales su una facciata di Villa Virginia, che riproduce la grande Carta in versione rivisitata: è parso utile presentare l’originale alla popolazione di Varallo, trattandosi di una “fotografia” di oltre trecento anni fa.

La vicenda umana dell’incisore Blasius Manauft, che nel 1688, incise la grande Carta della Città di Varallo, dedicandola a Marguerite de Neubourg, Contessa di San Maiolo, (moglie di Feliciano Fassola, alias Primi Visconti) è stata introdotta dalla famosa canzone di Daniele Conserva: “Vardand na vègia stampa”, che racchiude uno sguardo innamorato di questa città e dei suoi abitanti che l’hanno fatta grande attraverso i secoli. Attraverso i dialoghi tra due “Confratelle” di Santa Marta e di San Gaudenzio, due popolane e due pescatori, è stata ricostruita la storia secolare di Varallo, raccontata anche con immagini d’epoca e poesie del Balocco, del Frigiolini e di altri grandi poeti dialettali varallesi.

Hanno validamente interpretato il copione: Simone Mancini, Blasius Manauft, Francesca Conti, Marguerite di Neubourg, Arianna Sommacal, Corinna Gualdi, Laura Manca, Francesca Pedretti, Christian Zanirato, Andrea Guidi, Marcantonio-Gianni Nettis, Cecca – Francesca Bello, con partecipazione di Christian Pianori e Daniele Conserva.

Sul palco i “Cabarettanti”: Pasqualino Sisca (tastiere), Paolo Rastelli (chitarra), Piero Facciotti (fiati), Fabrizio Ponzetto (basso), Nino Bonaccorso (batteria) Umberto Cassani (fisarmonica), con la partecipazione di Eraldo Sommacal e Daniele Conserva. L’assistenza palco e regia luci è stata curata da: Arianna Bonola e Graziano Giacometti, la regia audio da Roberto Brogliato.

Al termine dello spettacolo gli studenti della Scuola Alberghiera hanno tagliato la grande torta con l’immagine del Manauft, offrendone una fetta a tutti i presenti, accompagnata da un calice di vino.

I proventi raccolti durante lo spettacolo, oltre millecento euro, sono stati devoluti in memoria di Daniele Curri, che è stato per tanti anni anima e promotore della serata culturale, per il restauro dell’organo della chiesa di San Giovanni a Rima, progetto che a lui musicista era molto caro. La fotografia, proiettata sullo schermo del teatro, ritraeva Daniele seduto in fondo alla sala, appoggiato al velluto di una poltroncina, per godersi anche quest’anno lo spettacolo, perché le Persone innamorate non possono dimenticare le loro passioni. Quel sorriso buono e luminoso ha davvero riempito i cuori di tutti e aleggerà come uno spirito leggero nella sua Varallo.

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