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Filatura di Grignasco, dopo l’ennesima asta c’è stata finalmente un’offerta

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GRIGNASCO – Perché il sospiro di sollievo si possa tirare completamente, segnando quello che sarebbe a tutti gli effetti un record italiano, occorre aspettare il «sì» del ministero dello Sviluppo Economico. Però una prima buona notizia c’è ed è, come si dice, «grossa».

Anzi, gigantesca, perché è grande come la Filatura di Grignasco, storica struttura industriale dismessa da tempo per cui, all’ennesima asta d’acquisizione, convocata per lo scorso 16 luglio dopo precedenti tentativi infruttuosi, si è registrata un’offerta. Riserbo assoluto per ora sul nome del potenziale compratore ma c’è la garanzia che si tratta di un soggetto di primaria importanza del panorama produttivo nazionale.

Il sindaco di Grignasco, Katia Bui, non si sbilancia pur esprimendo tutta la sua soddisfazione per la luce che sembra intravedersi al termine di una vicenda lunghissima. Stavamo parlando di record nazionale: se andasse in porto, sarebbe l’unico caso di procedura Prodi (regolamentazione dell’amministrazione straordinaria delle grandi imprese in crisi) andata a buon fine in Italia.

In vista della nuova asta e temendo potesse andare deserto anche l’ennesimo esperimento, il Comune aveva pronta la richiesta di acquisizione «in bonis» della struttura per poi procedere a un piano di frazionamento. L’idea era di offrire superfici a prezzi estremamente competitivi al tessuto di piccole e medie imprese locali dando loro opportunità di ampliarsi o reinsediarsi.

Dall’area sarebbe stata stralciata la parte già originariamente destinata a parco archeologico. Con l’offerta del soggetto privato lo scenario cambierebbe radicalmente in meglio: essa riguarda tutta l’area che – salvaguardata la porzione del polo culturale, comunque realizzabile – sarebbe restituita all’attività produttiva.

Inutile dire che le dita di tutti si stanno incrociando nella speranza che il parere ministeriale arrivi in breve, perché il fattore tempo è fondamentale per trasformare l’interesse dell’offerente in un’occasione di rilancio attesa da tanti anni.

E tu cosa ne pensi?

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