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Fondazione Valsesia, superati i 100mila euro

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Prosegue spedita la raccolta fondi promossa da Fondazione Valsesia – e alla quale hanno già aderito gruppi, associazioni, comitati, singoli cittadini – per far fronte all’emergenza coronavirus e dotare l’ospedale di Borgosesia di: quattro respiratori, un apparecchio radiologico mobile, un respiratore portatile, strumenti e dispositivi basici.
«Mercoledì 18 marzo abbiamo raggiunto quota 101.485 euro» dice Laura Cerra, presidente della Fondazione. «Grazie a tutti per questa straordinaria manifestazione di solidarietà collettiva, grazie per ogni contributo e per averci dimostrato vicinanza e affetto».

«Giovedì 19 marzo è arrivato l’apparecchio radiologico mobile» ricorda Laura Cerra, «che consentirà quindi di non spostare il malato e, di conseguenza, di non dover ogni volta, dopo ogni trasferimento, ri-igienizzare i locali. Sono già stati ordinati i 4 respiratori più quello portatile da utilizzarsi su ambulanze ed elisoccorso. Ordinate anche cento maschere “cpap”, e poi stetoscopi, misuratori di pressione, pulsossimetri. Il tutto» precisa Cerra «attenendoci rigorosamente alle indicazioni che i primari, attraverso l’Asl Vercelli, ci hanno dato: acquistiamo quanto ci viene chiesto dai medici, che sono in prima linea contro il virus. Tengo inoltre a sottolineare che tutta questa nuova dotazione servirà ancora, in seguito; si potrà continuare a usarla anche dopo che sarà terminata l’emergenza, per altre necessità, restando a disposizione del nostro ospedale Santi Pietro e Paolo di Borgosesia».
«Ora affrontiamo questa emergenza, ma non dimentichiamoci del “dopo”. Perché un “dopo” ci sarà. E la Fondazione sta già prevedendo dei “cassetti” per il futuro» aggiunge la presidente. «Perché occorrerà dare una grossa mano, alle aziende ché riprendano a lavorare e a produrre, alle famiglie, ché possano garantire un futuro ai figli. Bisognerà supportare e sostenere, e la Fondazione assicura fin da ora la sua presenza».
«Ringrazio la dott. Serpieri, direttore generale Asl, i dott. Giammarinaro e Pasqualucci per la loro disponibilità e grande collaborazione» conclude Laura Cerra. «Un grazie, infine, a Pier Luigi Loro Piana che fin da subito è stato vicino a noi e al nostro progetto, dimostrando ancora una volta l’amore per la nostra valle».
Pier Luigi Loro Piana da parte sua si complimenta «con il Consiglio di Fondazione Valsesia per l’efficacia e la rapidità con cui opera. A mio avviso la Fondazione è lo strumento giusto per i singoli cittadini del nostro territorio e non, per donare qualsiasi cifra, piccola o grande, e così contribuire alle esigenze più vere del nostra Valsesia, sapendo che nemmeno un euro sarà sprecato. Io e la mia famiglia siamo orgogliosi di aver iniziato un rapporto pro attivo con la Fondazione e invito tutti a farlo, in particolare in questo momento. Lo scopo è quello di essere vicini alla famiglie e ai casi più bisognosi, tanto quanto essere di aiuto alle istituzioni pubbliche, come ospedali, Croce Rossa e servizi sociali. Poco da tutti farà una grande differenza».

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