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Grignasco: a proposito di biblioteca, poliambulatorio, comunità alloggio e asilo nido…

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Riceviamo e pubblichiamo dall’assessore Pier Tomaso Garampazzi.
Gentilissimo Direttore,
nel ringraziarla anticipatamente se vorrà concedermi uno spazio sul suo periodico, premettendo che questa mia non vuole assolutamente essere una lettera pre-elettorale, ma piuttosto necessaria per precisare quanto affermato dal sig. Dario Guidetti, candidato sindaco per la lista «Impegno Comune» alle comunali di Grignasco, il quale nell’intervista rilasciata e pubblicata sul numero 16 di venerdì 19 aprile del Corriere Valsesiano afferma: «Comunità alloggio, ambulatorio medico, asilo nido e biblioteca, tutte cose che hanno visto il nostro paese “pioniere di successo” e oggi sembrano dimenticate».
Orbene, essendo ancora assessore competente, vorrei precisare quanto segue:
1) Biblioteca: non mi pare (parlo al singolare, ma interpreto il pensiero dell’Amministrazione comunale di cui mi pregio fare parte!) si possa dire che sia dimenticata, tanto che si è trovata una più consona sistemazione con spazi interni ed esterni che la rendono maggiormente fruibile e idonea al servizio cui è preposta e nemmeno può affermarsi sia abbandonata la vecchia sede della biblioteca per la quale l’attuale Amministrazione ha già approvato lo studio di fattibilità e il progetto per la realizzazione di un polo culturale ad ampio respiro dedicato al dottor Pier Lorenzo Arpino.
2) Ambulatorio medico (presumo si tratti del Poliambulatorio di via Marconi): sicuramente ha subito un drastico ridimensionamento e a oggi è sottoutilizzato (ne sono consapevole!), ma fino a quando detto stabile è in comodato all’Asl Vc, il Comune ha poca voce in capitolo. Non tralascio di segnalare i vari tentativi di evitare i ridimensionamenti, che in sintonia con il sindaco Beatrice abbiamo fatto in questi anni di mandato, ma tutto è stato vano in quanto collegato al drastico ridimensionamento della Sanità Pubblica, come ad esempio la chiusura di ospedali (anche a noi vicini) e poliambulatori territoriali nell’ottica della razionalizzazione delle risorse.
3) Comunità alloggio: sicuramente la più «pionieristica», ma da alcuni anni divenuta obsoleta strutturalmente (la cui ristrutturazione per renderla a norma avrebbe comportato impegno di ingenti risorse) e per inutilizzo da parte dei cittadini grignaschesi; si pensi che negli ultimi anni erano fruitrici due sole persone, non residenti, e non vi è stata alcuna richiesta di accesso da parte di residenti sul territorio grignaschese.
4) Asilo Nido: su questo punto mi viene il classico «groppo in gola» quando sento affermare che è una struttura che «sembra dimenticata»; vuol dire misconoscere che in questi ultimi anni è stato completamente ristrutturato, messo a norma, reso funzionale e fruibile ai nostri piccolini in tutta sicurezza e benessere. Inoltre ritengo poco corretto rilasciare affermazioni che vanno a ledere la professionalità di quanti si dedicano quotidianamente alla funzionalità della struttura: le educatrici, le cuoche e il personale addetto alla manutenzione della struttura e del suo esterno; infatti è grazie a loro se il «nostro» Asilo Nido funziona alla perfezione (senza dimenticare la fattiva collaborazione intercorsa con la responsabile dott. Lara Gobbi fino al momento in cui ha deciso di trasferirsi per motivi personali in altro Comune).
Termino questo mio intervento, che, seppure prolisso, ritengo dovuto, precisando che non darò seguito a ulteriori tentativi di negativizzare l’operato dell’Amministrazione attualmente in carica, che ha sempre cercato di operare per il miglioramento di Grignasco, ma che sono personalmente disponibile a un civile confronto «de visu».
Cordialmente.

L’assessore ai Servizi sociali
Pier Tomaso Garampazzi

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